DesignWeek a Milano: una notte in hotel costa anche il 320% in più
La settimana della DesignWeek, ormai alle porte, è tra le più vivaci dell’anno e porta a Milano migliaia di visitatori. È però anche una delle settimane in cui è più difficile trovare posto nelle strutture ricettive e i prezzi salgono alle stelle.
È così anche quest’anno? La start up Maiora Solutions, attraverso il proprio tool di intelligenza artificiale, ha analizzato i prezzi medi per un soggiorno negli hotel, B&B e appartamenti di Milano e la relativa disponibilità. I risultati sono stati confrontati con la settimana precedente e quella successiva alla DesignWeek.
eos comunica ha raccolto i dati e li ha raccontati in un comunicato stampa che fotografa lo stato dell’arte. I dati emersi hanno suscitato l’interesse della stampa milanese: qui, ad esempio, gli articoli di Repubblica e Il Giorno, Corriere della sera e Avvenire.
Le principali evidenze? Come si può immaginare i prezzi schizzano alle stelle durante i giorni del Salone. Una notte in hotel arriva a costare anche il 320% in più rispetto alla settimana precedente. Parliamo, a livello percentuale, di un aumento a tripla cifra, rispettivamente: +260% in un 2 stelle, +320% in un 3 stelle, +270% in un 4 stelle e +290% in 5 stelle.
Nella settimana che anticipa l’inizio del Salone , invece, una notte a Milano costa mediamente molto meno: 135 euro in un 2 stelle, 153 euro per un 3 stelle, 246 euro per un 4 stelle e 424 euro per un hotel 5 stelle.
“Ci aspettavamo, come ogni anno, un aumento del prezzo medio a notte durante la Design Week – commenta Andrea Torassa, co founder di Maiora Solutions. “L’analisi del campione a confronto ha individuato picchi che hanno superato addirittura il +400% per hotel a 3 e 4 stelle. Ci ha sorpreso, invece, la disponibilità tutto sommato piuttosto ampia che ancora si trova nei giorni del Salone: un’evidenza che potrebbe anche essere riconducibile ai costi davvero alti di soggiorno”.
IA generativa ed etica: FairMind nuovo cliente in eos comunica
FairMind entra in eos comunica.
Nata per supportare le aziende nella gestione degli investimenti in Ricerca e Sviluppo sull’Intelligenza Artificiale Generativa in modo etico e responsabile, FairMind si è affidata ad eos comunica per le attività di media relation e ufficio stampa.
Vi raccontiamo più nel dettaglio chi è e cosa fa FairMind.
COS’È FAIRMIND
Si tratta di una start up che offre servizi di consulenza avanzata per progetti di ricerca e sviluppo basati su tecnologie di Intelligenza Artificiale Generativa.
La sua mission è quella di guidare l’innovazione sostenibile nell’intelligenza artificiale attraverso l’applicazione di algoritmi avanzati.
Le persone e la loro corretta preparazione restano tuttavia centrali. L’approccio di FairMind, infatti, riserva un’attenzione particolare al tema etico. Come? Supportando le aziende nello sviluppo di modelli che migliorano la qualità della vita e contribuiscono alla sostenibilità attraverso l’uso responsabile dell’Intelligenza Artificiale Generativa.
Questo obiettivo viene raggiunto attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative, attente ai valori sociali e ambientali, e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
I SERVIZI ALLE AZIENDE
Tra i servizi che FairMind propone alle aziende ci sono, per esempio, la consulenza tecnologica e governance dell’IA per integrarla nelle operazioni aziendali, assistenza nel disegno e nella ingegnerizzazione di Minimum Viable Products (MVP) basati sull’IA generativa. Grande spazio anche alla Formazione: sia di base per approfondire le competenze generali sull’IA sia più avanzata per sviluppatori e ingegneri.
I FONDATORI
FairMind è stata creata da un insieme di esperti di innovazione tecnologica con anni di esperienza nel mondo dell’Intelligenza artificiale e della consulenza. Alexio Cassani, ne è l’AD e co-fondatore insieme a Matteo Siciliani e Luca D’Aprile. Ad affiancarli un comitato etico formato da Enrico Panai, eticista dell’Intelligenza Artificiale ed esperto in interazione uomo-informazione e Marianna Ganapini, assistant professor presso il Dipartimento di Filosofia dell’Union College (NY).
LE DICHIARAZIONI:
FairMind : “L’intelligenza artificiale generativa, nell’ultimo anno, è entrata nelle nostre vite in maniera sempre più preponderante. Si tratta di una tecnologia in rapida evoluzione che deve essere accompagnata da un profondo senso di responsabilità sociale nel suo utilizzo. così che il suo impatto sia positivo e sostenibile per la società – ha dichiarato Alexio Cassani – Per questo abbiamo costituito FairMind come una società benefit, dedicata non solo allo sviluppo di tecnologia proprietaria, ma anche all’impiego di risorse per progetti e iniziative che generino un significativo impatto sociale e ambientale”.
eos comunica: “Siamo da tempo entrati in contatto con il mondo della Generative AI, che ci ha da subito incuriosito e appassionato data la velocità con cui sta modificando sia il mondo dell’imprenditoria italiana che quello delle pubbliche relazioni e della comunicazione – commentano Daniela Mase e Paolo Monti, founder di eos comunica – Lavorare con una realtà innovativa come FairMind ci dà la possibilità di confrontarci con uno scenario in evoluzione, ricco di opportunità per noi e per i nostri clienti, attuali e potenziali. Addentrarci nei temi della contemporaneità e dell’imminente futuro è fondamentale, se non necessario, per continuare a essere competitivi sul mercato”.
L’ATTIVITÀ DI UFFICIO STAMPA
Il lancio della prima comunicazione alla stampa di settore è stato seguito con grande interesse.
Qui una selezione di alcuni articoli usciti su: TouchPoint.news , Dealflower, ItaliaEconomy, AdcGroup.
Giornata mondiale della pizza: dove conviene mangiarla a Milano?
Si celebra oggi, 17 gennaio, la Giornata mondiale della pizza, il World Pizza Day.
Ma qual è il quartiere dove conviene mangiarla a Milano?
Risponde alla domanda, Maiora Solutions, startup che da anni seguiamo per le attività di ufficio stampa,
Specializzati nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi dei dati, i professionisti di Maiora hanno indagato dove conviene degustare uno dei cibi più amati dagli italiani (e non solo), in una delle città più care del Paese.
Come lo hanno fatto? Attraverso Resmart, il primo strumento di intelligenza aumentata dedicato al mondo della ristorazione. Analizzando i delivery menù di oltre 100 pizzerie milanesi, nei 10 quartieri cittadini, Resmart ha fotografato la città e valutato in quali zone i prezzi sono più vantaggiosi, confrontandoli con i dati del biennio precedente.
L’INDAGINE
Dallo studio emerge che nel 2023 il costo medio di una pizza margherita a Milano è stato pari a circa 7,80 euro. Parliamo di un prezzo che è cresciuto del 13% rispetto al 2022, quando lo stesso piatto costava 6,90 euro, e del 16% rispetto al 2021 (pari 6,70 euro).
I quartieri oggi più cari sono il Centro, dove la margherita costa mediamente 9,40 euro e l’area di Porta Romana-Cadore-Montenero dove il prezzo è pari a 9,20 euro.
Dove si spende meno invece? Vincono a mani bassa i quartieri di Famagosta-Barona e Ghisolfa-Cenisio dove bastano 6,00 euro, in media, per la stessa pizza.
LE VARIAZIONI DI PREZZO PIU’ SIGNIFICATIVE
Le variazioni di prezzo, dal 2021 al 2023, mostrano aumenti considerevoli. In Centro, il caro-pizza ha registrato quest’anno il +42% rispetto al 2022, mentre nell’area Arco della Pace-Arena-Pagano la crescita è stata pari al +35%. Si tratta di incrementi notevoli, che però si riducono se ci si allontana dal centro cittadino. Nei quartieri di San Vittore-Ticinese, Porta Romana-Cadore-Montenero, Ripamonti-Vigentino e Amendola-Buonarroti-City Life i prezzi sono sì aumentati tra il 2022 e il 2023, ma l’incremento è risultato compreso in una forbice del +10% e +16%.
In particolare, per una margherita ad Amendola-Buonarroti-City Life servono oggi, mediamente, 8,70 euro; prezzo che scende sensibilmente a San Vittore-Ticinese (8,50 euro) e in maniera più sostenuta nelle zone di Porta Romana-Cadore-Montenero, Ripamonti-Vigentino, dove bastano 6,90 euro per la stessa pizza.
Spostandosi nell’area Navigli-Bocconi, il costo medio della margherita nel 2023 è cresciuto dell’8% rispetto al 2022 e oggi si ferma a 7,80 euro. Tuttavia, l’aumento è ben più rilevante se si compara il prezzo corrente con quello del 2021: in questo caso la crescita tocca il +27%.
Una fotografia che cambia nei quartieri Solari-Washington, Famagosta-Barona e Ghisolfa-Cenisio, dove i prezzi tra il 2022 e il 2023 sono rimasti stabili, e oggi offrono anche la pizza margherita più economica della città: il costo medio, infatti, oscilla tra i 6 euro e i 6,5 euro.
Fonte: Maiora Solutions
L’ATTIVITÀ DI UFFICIO STAMPA
L’indagine di Maiora offre alla stampa dati, numeri e confronti: elementi molto ‘ghiotti’ per i giornalisti perché in grado di fotografare un fenomeno e darne una evidenza molto chiara.
In questi giorni abbiamo inviato un comunicato stampa che ripercorre proprio i punti più salienti dello studio: ecco alcuni degli articoli usciti su Il Giorno, Scatti di gusto e FoodAffairs.