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Photomath: in Italia la versione Premium dell’app che aiuta a capire la matematica.

Photomath: arriva in Italia la versione premium dell’app che aiuta a capire la matematica.

La versione Premium dell’app Photomath arriva in Italia e a comunicarla ai media siamo noi di eos comunica.

L’IDENTIKIT DI PHOTOMATH

Cos’é: è l’app per l’apprendimento della matematica più utilizzata al mondo, un supporto digitale per la comprensione dei passaggi che portano alla risoluzione dei problemi di algebra, aritmetica e geometria.

A chi si rivolge: studenti, genitori e insegnanti per aiutarli nell’apprendimento e nel miglioramento dello studio della matematica.

I numeri: sono 300 milioni i download dell’app nel mondo, di cui 7,45 milioni in Italia della versione free. E’ utilizzato in 195 paesi ed è disponibile in oltre 30 lingue.

LE FUNZIONALITA’ DELLA VERSIONE PREMIUM

Le funzionalità della versione Premium permettono un aiuto ulteriore nelle fasi di risoluzione del problema matematico. Si va dai tutorial per aiutare a visualizzare, capire e memorizzare il processo risolutivo, ad approfondimenti e consigli per massimizzare la comprensione, fino a un dizionario matematico per imparare la terminologia appropriata (e il suo significato).

‘CHIUNQUE PUÒ ESSERE BRAVO IN MATEMATICA’ 

“Storicamente, essere ‘bravi in matematica’ è stato associato a ‘essere intelligenti’. Vogliamo cambiare questo stigma motivando e incoraggiando i ragazzi ad acquisire più sicurezza, aiutandoli a migliorare nelle proprie competenze”, ha dichiarato Damir Sabol, CEO e fondatore nel 2014 di Photomath.

NON SOLO PER STUDENTI

Photomath è uno strumento innovativo anche per gli insegnanti, poiché fornisce loro una mappatura precisa e aggiornata degli apprendimenti della classe e li aiuta a tenere sotto controllo l’attività degli studenti, aiutandoli nell’aggiornamento continuo di programmi e metodologie.

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Venezia79: la visione sostenibile di Repower

Venezia79: la visione sostenibile di Repower

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si è chiusa sabato 10 settembre la 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con la consacrazione di Laura Poitras per il miglior film a ‘All the Beauty and the bloodhed’ , di Luca Guadagnino per la miglior regia con ‘Bones and all’ e di Cate Blanchett, migliore attrice con ‘Tar’ .

Anche quest’anno Repower ha sostenuto la Biennale Cinema e noi di eos comunica abbiamo coperto la manifestazione: per la parte dell’ufficio stampa e per il racconto sul blog e sui social di Homo Mobilis by Repower, dedicato alle soluzioni di mobilità elettrica. 

Con una grafica realizzata per la Biennale Cinema, liberamente ispirata al lavoro innovativo di Fortunato Depero, Repower ha portato al lido il suo ecosistema di mobilità sostenibile.

Dai cargobike LAMBROgino ad E-LOUNGE, le panchine intelligenti per la ricarica di e-bike e dispositivi elettronici installate di fronte al Palazzo del Cinema e nei pressi dell’iconico Hotel Excelsior, passando per DINA, la nuova rastrelliera di design che consente di ricaricare fino a 4 e-bike fino a Repowerᵉ, la barca 100% full electric che durante la kermesse ha accompagnato la madrina Rocio Morales , la giuria capitanata da Julienne Moore e ospiti, vip, e attori protagonisti, anche, dei party esclusivi di Vanity Fair.

Ragionare di mobilità e nautica sostenibile in una città così fragile come Venezia rappresenta una vera sfida per il futuro: una riflessione che Repower ha fatto sua non solo con la sua presenza alla Biennale ma anche attraverso il podcast ‘Rumors d’ambiente’ che proprio alle città del futuro dedica un focus specifico che ha incluso proprio la testimonianza di Roberto Ciccutto, presidente di Biennale, su come sta cambiando Venezia, su i temi della sostenibilità. Curiosi? Ascoltatela qui.

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eos comunica l’agenzia che conta!

eos comunica l’agenzia che conta!

Con l’avvicinarsi delle meritate vacanze è tempo di bilanci, almeno di medio termine.

Come sono andati i primi sei mesi in eos comunica?

Se la voglia di ricaricarsi e riprendere nuove energie è proporzionale alle attività che ci hanno visti coinvolti, possiamo senza dubbio rispondere: molto bene!

I risultati li conoscono bene i nostri clienti, noi abbiamo pensato qui, di far parlare i numeri. Perché eos oltre a comunicare… sa anche contare 😉

Le attività di ufficio stampa e content management ci hanno dato molto da fare come testimonia la mole importante di comunicati stampa prodotti e articoli usciti su tutta la stampa italiana: nazionale, locale, specializzata, radio e tv. In eos comunica abbiamo deciso sin dall’inizio, di non focalizzarci su un unico settore: un approccio molto eterogeneo e, a nostro avviso vincente, che ci ha permesso negli anni di costruirci un network importante sui media italiani: dalla finanza all’energia, dal real estate all’hospitality, dalla consulenza all’intelligenza artificiale, passando per il food, il fashion e la cooperazione internazionale.

I giornalisti in organico nel nostro team non sono stati mai fermi: dagli articoli per i blog aziendali alle newsletter, da publiredazionali a speech e interventi per i nostri clienti, abbiamo prodotto una media di 18 articoli al mese.

Festival, conferenze, fiere, tavole rotonde, incontri one to one con giornalisti: gli eventi dei nostri clienti , che ci hanno visti coinvolti nell’organizzazione, la strategia e la gestione, sono ripresi principalmente dal vivo, ma la commistione con digitale, in molti casi, ci ha permesso di ottimizzare tempi e risorse.

Dalla produzione di piani editoriali mirati su specifiche progetti, all’ideazione e realizzazione di attività creative o compagne pubblicitarie ad hoc, le attività sui social network che curiamo per i nostri clienti non si sono mai fermate così come quelle relative ai podcast, attività che presidiamo ormai da anni in tutte le sue fasi e che ci ha permesso di allargare lo sguardo e mantenere le antenne della nostra curiosità ben sintonizzate sul mondo che ci circonda e su quello che verrà.

Ma eos comunica è anche chiacchiere, confronto, condivisione, racconti, battute, momenti di vita vissuta insieme: il nostro è un team unito più che mai che macina tanti (troppi!) caffè, pause pranzo e molti km principalmente in bici da e per l’ufficio.

Ora è tempo anche per noi di ricaricare mente e corpo!

In giro per il mondo, o in Italia, al caldo o al freddo, in solitaria, in compagnia o in famiglia.

eos comunica va in ferie e chiude dall’8 al 21 agosto. Ci rivediamo a settembre!

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IPO: l’andamento nel 2022 e le aziende da tenere d’occhio.

IPO: l’andamento nel 2022 e le aziende da tenere d’occhio.

I PRIMI 6 MESI DELL’ANNO

Secondo i dati dell’EY Global IPO Trends Q2 2022, le attività di IPO nel mondo hanno visto un rallentamento nei primi 6 mesi del 2022, registrando un calo considerevole sia del numero di operazioni che dei proventi. I motivi? L’accresciuta volatilità del mercato, l’incertezza dovuta alle tensioni geopolitiche e dei fattori macroeconomici oltre al calo delle valutazioni e la scarsa performance dei prezzi delle azioni.

I NUMERI

630 è il totale delle IPO nel 2022 a livello globale che hanno fatto registrare 95,4 mld di $ di raccolta (con un calo rispettivamente del 46% e del 58% rispetto al 2021). La tendenza al rallentamento è dimostrata anche dai numeri del II trimestre dell’anno, dove il mercato globale delle IPO ha visto 305 operazioni che hanno raccolto 40,6 miliardi di dollari, con un calo rispettivamente del 54% e del 65% rispetto all’anno precedente.

E IN ITALIA?

In totale nel primo semestre dell’anno le IPO in Borsa Italiana sono state 13, mentre nei primi sei mesi del 2021 erano state 18 (compresi due passaggi da EGM al mercato principale).

Nel II trimestre 2022 si è registrato un numero di IPO in calo del 30%, con 7 operazioni concluse ma con proventi superiori di circa il 60% rispetto al II trimestre 2021.

COSA SI PREVEDE PER LA SECONDA PARTE DELL’ANNO?

Sempre secondo lo Studio, il grande numero e il valore delle IPO che sono state rinviate in questa prima metà dell’anno in corso rappresentano un importante bacino di operazioni che probabilmente arriveranno sul mercato quando le attuali incertezze e volatilità si attenueranno. Tuttavia, è probabile che persistano forti turbolenze derivanti dalle attuali incertezze e dalla volatilità del mercato.

LE POTENZIALI IPO DA TENERE D’OCCHIO

Ma quali sono i nomi che circolano in merito a un possibile sbarco in borsa nei prossimi mesi? Alcune erano previste già in questa prima parte dell’anno ma sono slittate per condizioni avverse dei mercati finanziari.

  • Fedrigoni, il gruppo cartario che già nel 2014 aveva tentato la quotazione non ha abbandonato i piani di sviluppo e la borsa rimane un’alternativa.
  • Cantiere del Pardo, uno dei leader italiani nel settore della nautica con sede a Forlì: secondo indiscrezioni, lo storico marchio, controllato da un fondo di private equity avrebbe infatti conferito mandato per lo sbarco a Piazza Affari.
  • Thun, la società nota per gli angioletti di ceramica, forte di un piano quadriennale che dovrebbe più che raddoppiare il fatturato è un altro candidato alla quotazione.
  • Da tempo si parla della Otb di Renzo Rosso, che avrebbe però lanciato la palla più in avanti al 2024.
  • Facile.it, gruppo digitale leader nella comparazione di assicurazioni, prodotti di finanziamento e tariffe energetiche, starebbe valutando la strada più idonea a valorizzare il gruppo nel corso del 2022. La via prescelta dovrebbe essere quella del «dual track», un doppio binario all’interno del quale verrà scelto se cedere l’azienda oppure se quotarla
  • Chiorino, biellese, tra i primi operatori al mondo nella produzione e commercializzazione di nastri di trasporto e cinghie di trasmissione per diversi settori di applicazione, si starebbe preparando a sbarcare sulla borsa di Milano.
  • Una potenziale Ipo arriva infine da Cremona dove l’azienda Mulan Group ha comunicato l’ingresso di nuovi soci nel gruppo di famiglia per sviluppare la crescita in Europa. La società – che produce e distribuisce piatti di cucina pronti freschi e surgelati da tutta l’Asia ma Made in Italy – è nata come classico ristorante cinese ma nel corso di pochi anni si è trasformato in un gruppo industriale con più di 50 dipendenti e uno stabilimento produttivo a Cremona di più di 5 mila mq. L’obiettivo di medio termine condiviso con gli investitori è la quotazione in Borsa della società.  Qui per Ig metterei, Mulan Group, società che produce e distribuisce piatti di cucina pronti freschi e surgelati da tutta l’Asia ma Made in Italy con l’ingresso di nuovi soci nel gruppo potrebbe mirare a una potenziale quotazione

Il processo che porta alla quotazione è una fase molto delicata,  ne avevamo parlato in questo articolo, raccontando l’importanza proprio delle attività di comunicazione in questa fase molto delicata, dove le aziende hanno l’esigenza di trasmettere il proprio valore al mercato e agli investitori. E’ un servizio che noi di eos comunica abbiamo implementato grazie all’ingresso in agenzia di professionisti con ventennale esperienza nel settore. Tutte le informazioni sui nostri servizi di comunicazione finanziaria li trovate a questo link.

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Quando l’informazione (vera) arriva per mail

Quando l’informazione (vera) arriva anche per mail

Sono uno strumento che si ama e si odia: parliamo di newsletter. Alzi la mano chi non ne ha la mail intasata. Di molte, spesso, non ricordiamo il quando e il perché ci siamo iscritti.

In questo mare magnum di contenuti, immagini, gif, link esterni, c’è un’isola felice ed è quella rappresentata dalle newsletter che scegliamo, consapevolmente, di seguire. Cosa ci muove in questo caso? Prima di tutto un interesse specifico per un argomento ma, soprattutto, la fiducia che riponiamo nel chi la scrive.

L’INFORMAZIONE ARRIVA VIA MAIL

Escluse  le newsletter più ‘commerciali’ di brand e piattaforme legate principalmente ad esperienze di acquisto, le newsletter di contenuto hanno principalmente finalità di informazione. Oltre a quelle dei gruppi editoriali e/o testate sono aumentate progressivamente quelle di singoli giornalisti o content creator, che molto spesso approfondiscono temi specifici con una profondità a volte impensabile negli spazi dei media tradizionali.

 UN NUOVO MODELLO: DI NICCHIA E A PAGAMENTO 

Il desiderio di leggere contenuti più curati, precisi e accurati su un tema specifico, unitamente all’ennesimo colpo inferto al mondo dell’editoria dal covid, ha visto proliferare newsletter (o parti di newsletter) fruibili solo a pagamento alle quali le nicchie cui sono dedicate hanno reagito con inatteso entusiasmo. Avete presente il boom di Substack? Se la risposta è no, vi rimandiamo a questo interessante articolo del Post, che lo riassume perfettamente.

In eos comunica siamo grandi fan del prodotto newsletter, soprattutto di quelle di approfondimento e attualità. Ecco la nostra top ten. Alcune di queste prevedono dei contenuti extra a pagamento, o chiedono dei finanziamenti spontanei da parte dei lettori.

Piccolo disclaimer: non sono in ordine di preferenza.  Buona lettura!

  1. CHARLIE: quali sono le tendenze, le cattive abitudini o gli esempi virtuosi del giornalismo, italiano o internazionale? È a cura della redazione del Post che ne produce tante altre, tutte interessanti. Le trovate qui.
  2. ROBA DA FEMMINE : questa newsletter affronta il tema della diversità di genere in modo non convenzionale, raccontando la quotidianità di una donna per parlare di tutte le donne. E’ a cura della giornalista Maria Cafagna.
  3. IL COLORE VERDE: Dedicata a temi come cambiamento climatico, ambientalismo, biodiversità e sostenibilità a cura del giornalista della Stampa Nicolas Lozito.
  4. MARKET REPORT: una delle newsletter di Milano Finanza per gli appassionati dei mercati finanziari: da come hanno chiuso le borse di tutto il mondo e cosa aspettarsi dalle prossime sedute, tutto in un click.
  5. LA SPADA NELLA ROCCIAla newsletter dedicata a tutto quello che succede in Europa, attraverso il racconto dei suoi leader e dei Paesi che la compongono. La firma la giornalista Luciana Grosso.
  6. LA MODA, IL SABATO MATTINA: costumi, tendenze, economia, libri da leggere,  account da seguire e posizioni di lavoro aperte nel mondo della moda. A cura della giornalista Federica Salto.
  7. SERIAL A COLAZIONE: appassionati di serie tv, film, libri sui media e altre cose pop.. In questa newsletter trovate news e consigli utili, ‘tutto mischiato nel latte’, come spiega Paolo Armelli, che la cura. 
  8. FRAB’S MAGAZINE AND MORE: prende il nome dall’omonimo portale specializzato nella vendita di riviste indipendenti e da collezione, solitamente difficili da trovare in Italia.
  9. COMMON SENSE BY BARI WEISS: uno spazio di idee, storie e dibattiti su costume, cultura e cronaca, americani ma non solo. La firma Bari Weiss, ex giornalista del New York Times dimessasi dal quotidiano in polemica con il giornalismo dei media tradizionali.
  10. RUMORS EXTRA by Repower:  bonus track ‘di parte’ è la newsletter che realizziamo per Repower, per rivivere temi e ospiti della II stagione del podcast ‘Rumors d’Ambiente’, con curiosità, storie e approfondimenti sul futuro della sostenibilità. Potete scoprirla e iscrivervi qui.
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Comunicare l’impresa che si quota

Comunicare l’impresa che si quota

Tra i servizi che eos comunica ha recentemente implementato c’è anche quello di supportare la comunicazione delle aziende durante la delicata fase di IPO (Initial Public Offering), l’offerta pubblica dei titoli azionari che la società colloca, per la prima volta, sul mercato borsistico offrendoli al pubblico degli investitori.

Perché è importante comunicare bene durante questo processo di quotazione?

Attraverso le attività di comunicazione l’azienda trasmette il suo valore al mercato e agli investitori, che potranno decidere se comprare le azioni offerte in IPO concorrendo a definirne il prezzo sul mercato borsistico. C’è una forte correlazione tra la comunicazione e il prezzo che viene attribuito al titolo nella fase finale del processo: più efficacemente l’azienda riesce a trasmettere all’esterno tutte le informazioni utili per la corretta percezione dell’impresa e della sua capacità di creare valore nel tempo, e più alto sarà il range valutativo.

Oltre alle variabili economico-finanziarie che misurano la performance storica e prospettica d’impresa, ci sono variabili non finanziarie, le cosiddette “intangible asset”, che permettono di valorizzare fattori come il management, il brand, l’innovazione, la strategia e il posizionamento competitivo.

Infine, comunicare in modo corretto nel contesto di un mercato regolamentato – dove vigono norme stringenti anche per la comunicazione – mette l’azienda al riparo da rischi sanzionatori o di reputazione.

Le fasi che portano un’impresa in Borsa dipendono dal mercato sul quale decide di quotarsi.

I MERCATI DI BORSA ITALIANA

  • L’Euronext Milan

Il mercato principale di Borsa Italiana, Euronext Milan, si rivolge principalmente a imprese di media e grande capitalizzazione che intendono attrarre risorse per finanziarie un progetto di crescita. Si tratta di un mercato regolamentato, sottoposto a requisiti stringenti e allineati agli standard internazionali in grado di attrarre investitori istituzionali, professionali ed il risparmio pubblico.

  • Euronext Growth Milan

L’Euronext Growth Milan è invece il mercato dedicato alle Pmi dinamiche e competitive che offre un percorso più rapido e flessibile grazie ad un approccio regolamentare più snello. L’appropriatezza della società è demandata all’EGA (Euronext Growth Advisor), che può essere una banca d’affari, un intermediario o una società riconosciuta da Borsa Italiana, e che si fa garante nei confronti del mercato della sussistenza in capo all’emittente.

La principale differenza tra i due mercati è quindi l’istruttoria di Borsa Italiana e il nulla osta da parte di Consob, necessari solo per il mercato EuroNext e non per il Growth.

Per maggiori informazioni su tutte le fasi di una quotazione in Borsa vi rimandiamo al sito di

Borsa Italiana – Il processo di quotazione

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Nel futuro di Spotify sempre più podcast e audiolibri

Nel futuro di Spotify sempre più podcast e audiolibri

1 miliardo di utenti e 50 milioni di creator entro il 2030: Spotify pensa in grande e punta su podcast e audiolibri per crescere ancora di più.

Daniel Ek, fondatore con Martin Lorentzon, della piattaforma di streaming musicale quotata dal 2018 alla Borsa di New York, non nasconde le sue ambizioni durante il secondo Investor Day tenutosi la settimana scorsa: l’orizzonte di medio lungo periodo dell’azienda non riguarderà più solo la musica, anzi. L’obiettivo è ampliare l’offerta e l’esperienza di ascolto dei suoi utenti attraverso un imponente investimento nel settore degli audiolibri e dei podcast.

I NUMERI

Proprio i numeri relativi alla fruizione dei podcast sulla piattaforma sono davvero impressionanti:

  • 200 milioni di euro: sono i ricavi che l’attività di podcasting ha generato nel 2021, registrando un + 300% rispetto al 2020
  • oltre 125 milioni: sono gli utenti che hanno ascoltato un podcast solo nel primo trimestre del 2022.
  • 4 milioni: il totale dei podcast presenti sulla piattaforma. Nel 2019 erano solo 500mila!

LE PAROLE CHIAVE

Innovazione e crescita sono le parole chiave di una roadmap che punta a fare di Spotify, la piattaforma ideale per i creator di tutto il mondo.

“Stiamo accelerando il nostro percorso di crescita per diventare una piattaforma in grado di intrattenere, ispirare ed educare più di un miliardo di utenti in tutto il mondo e, proprio come piattaforma per creator, forniremo l’infrastruttura e le risorse che consentiranno a 50 milioni di artisti e creator di crescere e gestire al meglio le proprie attività e progetti, monetizzare il proprio lavoro e promuoverlo efficacemente”, ha dichiarato Daniel Ek.

NON SOLO PODCAST MA ANCHE AUDIOLIBRI.

Che Spotify fosse interessata al mercato degli audiolibri, sia come distributore che come editore, era risultato evidente lo scorso novembre quando aveva annunciato l’acquisizione di Findaway, società leader globale nella distribuzione di audiolibri digitali e che si occupa anche di connettere gli autori agli interpreti.

‘Con questa acquisizione – aveva dichiarato Nir Zicherman, capo della sezione audiolibri di Spotify, – saremo in grado di accelerare l’aggiunta di un catalogo di audiolibri sulla piattaforma in modo che gli utenti possano effettivamente ottenere tutti i contenuti audio che vogliono su una sola piattaforma’.

L’ingresso, più prepotente di Spotifty nel mercato degli audiolibri, potrebbe generare un interessante scontro tra titani se, come riportato dall’Economist e poi rilanciato su numerosi altri siti di informazione a inizio anno, anche Apple sarebbe pronta a lanciare un servizio di audiolibri entro il 2022.

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Fare shopping on line è davvero sostenibile?

Fare shopping on line è davvero sostenibile?

Fare shopping on line è davvero sostenibile? Se l’è chiesto Quantis, società leader per la consulenza ambientale e nostro cliente, che ha recentemente pubblicato la ricerca “Sostenibilità: aggiungi al carrello. E-commerce nel settore fashion in Italia: buone prassi di sostenibilità nel contesto omnicanale’.

L’indagine, come suggerisce il titolo, riguarda un settore specifico, quello del fashion, e analizza le emissioni di gas serra generate da un ordine di acquisto e-commerce di prodotti di abbigliamento, calzature o accessori moda, che preveda una spedizione di consegna al cliente. Paese di origine e destinazione della spedizione: l’Italia.

COSA È EMERSO:

  • Il packaging di consegna determina il 75% delle emissioni di gas serra
  • La logistica di spedizione e consegna contribuisce per il 15% delle emissioni
  • L’atto dell’acquisto, cioè la ricerca del prodotto su siti web e-commerce e il completamento dell’acquisto da parte del consumatore, genera invece il 7% delle emissioni

Ora, sappiamo tutti che fare shopping on line è un’attività che ci rilassa, ci gratifica, ci mette di buon umore o, a volte, ci può dare qualche piccola consolazione in una giornata no: ma cosa possiamo fare per ridurne gli impatti sull’ambiente?

ECCO IL DECALOGO DELINEATO DA QUANTIS:

  1. Investire in sistemi di packaging riutilizzabili
  2. Alleggerire il packaging
  3. Investire in sistemi di packaging con materiali 100% riciclati
  4. Privilegiare veicoli elettrici per spedizione e consegna last mile
  5. Alimentare i fulfillment center con energia rinnovabile
  6. Consegnare last mile con cargo bike
  7. Ottimizzare le dimensioni dei contenuti e degli elementi del sito web
  8. Incentivare modalità di consegna alternative più efficienti
  9. Ridurre il numero dei resi
  10. Promuovere la scelta di tempi di consegna più sostenibili

COSA POSSIAMO ASSOLUTAMENTE EVITARE?

Le spedizioni transfrontaliere per via aerea: in questo caso il 73% delle emissioni per ordine di acquisto riguardano proprio l’atto fisico della movimentazione della merce fino a casa nostra.

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Barriere di genere: ne parliamo questo weekend al 12.mo WeWorld Festival

Barriere di genere: ne parliamo questo weekend al 12.mo WeWorld Festival

Torna anche quest’anno il WeWorld Festival, l’evento sulla condizione delle donne in Italia e nel mondo organizzato da WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 25 Paesi per la quale seguiamo l’ufficio stampa.

Ecco quello che c’è da sapere sulla tre giorni di talk, dibattiti, performance, mostre e proiezioni che abbiamo, in parte, collaborato ad organizaare.

  • Dove e Quando: BASE Milano, 20, 21 e 22 maggio
  • Tema: “Barriere di genere: fisiche, culturali, sociali e psicologiche”.

Dalle barriere legate ai ruoli genitoriali (“mammi” o papà?), alle barriere nella lingua e nella cultura; dal modo in cui possiamo parlare di queste barriere ai bambini e alle bambine, ai progetti per rendere le nostre città più a misura di donna; fino ai social, uno strumento per combattere le barriere o per crearne di nuove? Dai soffitti di cristallo in politica e sul lavoro, al femminismo ambientalista.

GLI OSPITI:

La cantautrice Francesca Michielin, la sociolinguista Vera Gheno; le blogger di “MammadiMerda” (Sarah Malnerich e Francesca Fiore), l’imprenditrice digitale e attivista Veronica @spora Benini, l’autore femminista Jude Ellison Sady Doyle, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari; il comico e content creator Pierluca Mariti (“piuttosto_che”), la scrittrice e influencer Fiore Manni, le attrici Debora Villa, Teresa Cinque e Antonella Questa, il “filosofo femminista” Lorenzo Gasparrini, la giornalista Corinna de Cesare, la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra, la drag queen e attivista per i diritti LGBTQIA+ Cristina Prenestina,  il medico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’influencer e antropologa del corpo Giulia Paganelli (“evastaizitta”), l’economista femminista Azzurra Rinaldi, la giornalista del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini, l’architetta Florencia Andreola, curatrice del progetto “Sex& the City”, l’influencer Karen Ricci, la consulente politica e autrice TV Maria Cafagna. E molti altri.

3 MOMENTI DA NON PERDERE:

“Come glielo spiego? – Le barriere di genere raccontate a3 bambin3”: si confrontano sul tema la scrittrice e influencer Fiore Manni, Monica Martinelli, fondatrice di settenove, casa editrice per prevenire la violenza di genere, e la drag queen e attivista LGBTQIA+ Cristina Prenestina, che ha portato in Italia “Drag Queen Story Hour” (progetto nato a San Francisco per educare i bambini a diversità e inclusione grazie a favole narrate da una Drag Queen). L’incontro, moderato da Rita Balestriero di D-La Repubblica, si chiuderà con una lettura/performance di Cristina Prenestina: una fiaba LGBTQIA+ per adulti e bambini.

 

“Social network e stereotipi – Una storia di amore e odio” La riflessione sulle barriere di genere non poteva prescindere dai grandi protagonisti del nostro tempo, i social network. Ne parlano insieme: Pierluca Mariti (IG: “piuttosto_che”), il medico e divilgatore scientifico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli  (“Eva Stai Zitta”), l’influencer Karen Ricci, moderat3 da Maria Cafagna, consulente politica e autrice TV.

 

 

 

“Schwa, asterischi e altri dilemmi”: la sociolinguista Vera Gheno, la giornalista Jennifer Guerra e l’autore femminista americano Jude Ellison Sady Doyle, in collegamento dagli Usa, moderati dalla filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari a confronto sulle barriere di genere nella lingua e nella cultura, argomento molto discusso negli ultimi anni.

 

 

 

 

LA MOSTRA:

Così Vicine, Così Lontane. Le Storie di WeWorld’ a cura della photoeditor di Io Donna Renata Ferri, una rilettura di genere dei reportage fotografici realizzati post Covid sui progetti di WeWorld dai fotografi Arianna Arcara (Italia), Davide Bertuccio (Benin), Giovanni Diffidenti (Ucraina), Milchele Lapini (italia e Moldavia), Pietro LoCasto (Italia), Maurizio Galimberti (Italia), Claudio Majorana (Italia), Camilla Miliani (Mozambico), Vincenzo Montefinese (Italia), Rocco Rorandelli (italia), Francesca Volpi (Libano).  Con un allestimento scenografico e immersivo le potenti immagini selezionate sapientemente da Renata Ferri raccontano le periferie del Mondo e restituiscono voce a chi non ce l’ha. All’inaugurazione, il 20 maggio sarà presente anche il sindaco di Milano Beppe Sala.

Tutte le info e il programma per intero: lo trovate qui

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