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Settembre: back to school anche per eos comunica!

Settembre: back to school anche per eos comunica!

Settembre: mese di back to school anche per noi di eos comunica!

Dai nuovi ingressi nel portfolio dell’agenzia agli eventi più glamour dei nostri clienti storici: vi raccontiamo come è stato il nostro rientro.

Come per i bambini che rientrano a scuola, anche noi in eos comunica abbiamo ripreso le attività lasciate a luglio. Siamo ripartiti con tante novità: a iniziare da tre nuovi clienti entrati nel portfolio dell’agenzia.

I NUOVI INGRESSI 

  • Dealflower, è la testata economico-finanziaria diretta da Laura Morelli. A noi di eos comunica le attività di social media marketing: ci occupiamo della strategia, creatività e gestione degli account social. Insieme ai giornalisti viviamo il dietro le quinte di una redazione: tantissimi spunti e notizie da gestire velocemente!
  • Per le attività di ufficio stampa, stiamo affiancando  ABI Brokers Industria, azienda leader nella consulenza e gestione dei rischi aziendali da poco acquisita dal gruppo internazionale Pib Group.
  • Per Loan Agency Services, società specializzata in servizi di agency, gestione e monitoraggio del credito, ci occupiamo della comunicazione alla community professionale di LinkedIN e della parte di content management per il sito.

COSA ABBIAMO FATTO INSIEME AI NOSTRI CLIENTI?

 

Siamo partiti da Venezia. Anche quest’anno Repower ha sostenuto la 80.ma Biennale Cinema, portando al Lido il suo ecosistema di mobilità sostenibile. La madrina Caterina Murino, la giuria e giornalisti si sono spostati a bordo della barca elettrica Repowerᵉ e il cargobike LAMBROgio. Noi abbiamo raccontato queste attività alla stampa e sui social, curando anche la puntata speciale del podcast Rumors d’Ambiente con il Direttore Generale della Biennale Andrea del Mercato.

 

 

Restando in tema back to school: WeWorld Onlus e il blog Mammadimerda hanno lanciato la petizione Ristudiamo il calendario per chiedere alle istituzioni di rimodulare il calendario scolastico italiano. La pausa estiva più lunga d’Europa, infatti, moltiplica le disuguaglianze, favorisce la perdita di competenze cognitive e relazionali e scoraggia la conciliazione di vita-lavoro. Noi di eos comunica abbiamo comunicato la notizia alla stampa. Tante le testate che hanno ripreso la petizione, come Repubblica , il Corriere  e Vanity Fair.

 

 

Con Quantis abbiamo partecipato alla Milano Beauty Week, la settimana di eventi e dibattiti su cultura della bellezza e del benessere. Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia, ha parlato dell’importanza del packaging e del design sostenibile nel talk Quando cosmesi e design si incontrano, nasce la bellezza’, moderato dal direttore di F e Natural Style Luca Dini.

Con Maiora Solutions siamo volati oltreoceano! La nostra start up preferita ha partecipato a un programma di accelerazione a San Francisco organizzata da Innovit – Italian Innovation & Culture Hub, l’hub italiano dedicato a innovazione e cultura. Nel cuore della Silicon Valley, Maiora Solutions ha lavorato all’accelerazione di Resmart, software di intelligenza artificiale per la ristorazione che permette di massimizzare i ricavi dell’azienda ed elevare l’esperienza per il cliente. Il co-founder Emilio Zunino ha raccontato la sua esperienza a EconomyUP!

 

 

Speriamo di continuare a correre così anche nel resto dell’autunno con tante novità! Continuate a seguirci!

 

 

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Giornalisti e uffici stampa: storia di una relazione complicata

Giornalisti e uffici stampa: storia di una relazione complicata

Sì è il caso di dirlo: tra giornalisti e uffici stampa la relazione è complicata. Ed è proprio su questo legame professionale, inevitabile, tra la prima categoria e la seconda ( alla quale apparteniamo noi di eos comunica) che si snoda la survey realizzata da Mediaddress e Eco della Stampa, due dei principali service media italiani.

Obiettivo? Raccogliere le impressioni dei giornalisti sulle modalità di comunicazione con gli uffici stampa.

UNA RISPOSTA IMPORTANTE

Il primo dato che emerge è (di per sé) una notizia. Il sondaggio ha raccolto oltre 15.000 risposte per un totale di circa 400 giornalisti coinvolti. Si tratta di un numero significativo che testimonia il desiderio della categoria di indagare il rapporto con le agenzie di comunicazione.

IL COMUNICATO STAMPA: UNO STRUMENTO FONDAMENTALE

Un’evidenza che emerge dalla survey riguarda il  “comunicato stampa” , lo strumento imprescindibile dell’ufficio stampa e che i giornalisti ritengono fondamentale. L’82% del campione, infatti, dichiara di utilizzarlo per impostare il proprio articolo, ed è ritenuto una fonte autorevole da quasi il 74% dei giornalisti. Quasi il 90% degli intervistati, infine, dichiara di consultare i comunicati stampa per la stesura di un pezzo o di una ricerca.

QUANTITA’ VS QUALITA’

Quantità e qualità dei comunicati stampa non soddisfano del tutto le esigenze: più del 90% dei giornalisti riceve ogni giorno oltre 10 comunicati stampa e più del 40% oltre 50, un numero troppo elevato per poter essere gestito in maniera adeguata. Meno di un quarto (23,8%) riesce a leggere solo parzialmente tra il 10 e il 30% del materiale che riceve, e un risicato 10% riesce a leggerne più del 70%.

Le motivazioni di questo disinteresse diffuso? A più dell’83% dei giornalisti i comunicati ricevuti non interessano! Più della metà (52%) non li ritiene utili, e quasi il 10% ritrova le mail nello spam (dato che apre una riflessione importante su un flusso di informazioni via email troppo elevato per poter essere sostenibile ed efficace).

Sulla qualità di quello che si riceve, più del 58% dei giornalisti si dice “abbastanza soddisfatto”, e solo il 6% si ritiene “pienamente soddisfatto”: il 58% ritiene le notizie “esaustive”, il 67% “attendibili”, il 64% “utili”.  Anche sulle modalità di contatto la mail rimane il mezzo che piace di più, con oltre il 95% di preferenze, seguita dal telefono (32%) e dai canali social (22%).

COSA MIGLIORARE? 

Ci rincuora che i giornalisti comprendano (e apprezzino) l’importanza di un comunicato stampa fatto bene.

Come rappresentanti dell’altra parte della relazione non possiamo che esserne contenti, lavorando costantemente al meglio per produrre strumenti di lavoro ‘adeguati’. E se ultimamente “fake news” e gossip sono al centro di tante pagine di quotidiani, soprattutto online, (ne abbiamo parlato pochi mesi fa in questo articolo dedicato a un famoso caso di cronaca), il nostro desiderio è quello di voler essere al fianco di chi lavora in redazione con informazioni e notizie di qualità, “utili”, “attendibili” ed “esaustive”.

Un suggerimento per i ‘colleghi giornalisti? Per non avere la posta intasata…rispondeteci anche solo con un “GRAZIE”!

 

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Maggio di eventi in eos comunica!

Maggio di eventi in eos comunica!

maggio di eventi

 

Maggio di eventi in eos comunica!

Quello che ci siamo lasciati da poco alle spalle è stato un mese denso di eventi. Il team di eos comunica è stato impegnato sia sul fronte dell’ufficio stampa che del social media marketing. Tre gli eventi che abbiamo seguito, tra Milano e Roma, diversi per tematiche, tipologia di target e partecipanti.

Vediamoli nel dettaglio.

Roma, 11-13 maggio: CONGRESSO INTERNAZIONALE ArIR SULLA FISIOTERAPIA CARDIORESPIRATORIA

Dall’11 al 13 maggio 2023 a Roma si è tenuto il V Congresso Internazionale sulla Fisioterapia CardioRespiratoria. Ad organizzarlo è ArIR, l’Associazione italiana dei Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria per la quale, durante l’anno, seguiamo la strategia sui social network – qui i canali  Facebook, Instagram e LinkedIN . In occasione del Congresso ci siamo occupati anche dell’ ufficio stampa.

Il congresso ha rappresentato un’occasione di confronto sull’attività dei fisioterapisti cardiorespiratori, sia in Italia che in Europa. Il tema di questa edizione è stato: ‘Valorizzare l’alleanza tra professionisti sanitari nel rispondere ai nuovi bisogni della comunità’.

In occasione del Congresso è stato presentato “Device4Patients”, il progetto nato da un’idea dell’Associazione Respiriamo Insieme in collaborazione con ArIR, per aiutare sia i pazienti nell’utilizzo corretto degli strumenti per la terapia inalatoria che i professionisti sanitari nell’evitare il loro uso scorretto. Ne ha parlato IO DONNA.

Congresso Internazionale ArIR

Milano, 16-18 maggio: SALONE DEL RISPARMIO

Al Salone del Risparmio siamo di casa! La 13.ma edizione dell’evento italiano del risparmio gestito organizzato da Assogestioni  ci ha visto coinvolti, per il decimo anno consecutivo, sia nell’ufficio stampa che per il racconto social sul canale Twitter dell’evento.

Le attività di comunicazione sono cominciate a febbraio fino alla tre giorni di maggio. Di cosa ci siamo occupati? Dalla produzione dei comunicati stampa, la realizzazione della cartella stampa, dalla relazione con i giornalisti ( generalisti e di settore) alla gestione delle interviste fino al live tweeting delle conferenze organizzate da Assogestioni.

L’edizione di quest’anno è stata quella che ha registrato la migliore copertura televisiva di sempre. Hanno parlato dell’evento, con interviste e collegamenti in diretta, tutti i Tg nazionali: dal TG1 al Tg2, passando per il TG5, La7 e SkyTG24 che quest’anno ha dedicato al Salone del Risparmio ben 8 servizi.

 

Milano, 26-28 maggio: WE WORLD FESTIVAL

Il WeWorld Festival è organizzato da WeWorld, ong impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in Italia e nel Mondo, che in eos comunica seguiamo da ormai 7 anni.

Per la edizione 2023 WeWorld ha scelto il tema ‘CONQUISTIAMOCI SPAZIO‘. Per tre giorni si è parlato della condizione femminile e degli stereotipi di genere in diversi ambiti della vita: dalla maternità alle professioni, dalla politica alla cultura. Ne abbiamo parlato qui.

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‘CONQUISTIAMOCI SPAZIO’: al BASE Milano arriva il We World Festival 

‘CONQUISTIAMOCI SPAZIO’: al BASE Milano torna il We World Festival

 

 ‘CONQUISTIAMOCI SPAZIO’ torna a Milano il We World Festival. In programma dal 26 al 28 maggio al BASE Milano: 3 giorni di talk, foto, film e performance su condizione femminile e nuovi spazi da conquistare.

Il WeWorld Festival è organizzato da WeWorld, ong impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in Italia e nel Mondo che noi di eos comunica seguiamo per le attività di ufficio stampa.  

Per 3 giorni si parlerà della condizione femminile e degli stereotipi di genere in diversi ambiti della vita: dalla maternità alle professioni, dalla politica alla cultura.

GLI OSPITI

Fittissimo il parterre degli ospiti coinvolti di questa 13.ma edizione. Ecco una selezione di alcuni dei momenti:

Le attiviste e autrici Antonella Questa, Teresa Cinque e Valentina Melis saranno protagoniste di una performance tratta dal libro “Stai zitta” di Michela Murgia.

Tra i vari talk Fatevi i corpi vostri- Riprendiamoci il nostro corpo!”, vedrà confrontarsi sul palco Lara Lago, giornalista e attivista body positivity, Marina Cuollo, scrittrice, editorialista e Consulente D&I,  il collettivo Mica Macho  e l’avvocata  Cathy La Torre.

Di donne e soldi  si discuterà nel talk Il conto è mio e lo gestisco io con l’economista Azzurra Rinaldi e Annalisa Monfreda, giornalista fondatrice della piattaforma “Rame”.

Sui nuovi spazi da conquistare, merita un approfondimento speciale la giustizia sessuale e riproduttiva. Se ne parlerà in “WeCare. Senza giustizia sessuale e riproduttiva non ci può essere parità di genere” con l’attivista e scrittrice Giorgia Soleri, la doula Francesca Palazzetti alias Mamma Frau, Martina Albini di WeWorld e l’esperta di gender Alice Macharia.

Nelle scorse edizioni abbiamo puntato i riflettori su stereotipi e barriere che ci impediscono di realizzare il potenziale delle donne e di raggiungere l’empowerment, commenta Marco Chiesara, Presidente di WeWorld. ‘Quest’anno vorremmo andare oltre e dare alle persone uno spunto per produrre un cambiamento’. ‘In Italia persistono, se non peggiorano, condizioni di esclusione di donne, bambini e bambine. Per eliminarle serve un lavoro profondo, di natura politica, istituzionale ma anche culturale. Al Festival vogliamo portare esempi positivi e spunti di discussione per trovare nuove strade affinché le donne possano conquistare tutti gli spazi che meritano’.

Il programma integrale del Festival è consultabile QUI

 

 

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A Firenze arriva The Gallery: l’esperienza immersiva nel centro storico della città

A Firenze arriva The Gallery: l’esperienza immersiva nel centro storico della città

 

A Firenze arriva The Gallery, l’esperienza immersiva unica al mondo nel centro storico della città.

L’impianto di proprietà di Real Media accoglierà le migliaia di persone che utilizzano il passaggio pedonale tra Santa Maria Novella e il Duomo.

Il progetto, tecnologicamente molto complesso per forma e dimensioni, è stato realizzato col supporto, come partner tecnologico, di M-Cube, gruppo leader nelle soluzioni di Immersive Digital Experience, di cui curiamo da anni l’ufficio stampa

M-Cubegrazie alla propria piattaforma DXP One ha permesso la riproduzione dei contenuti 3D ad altissimo impatto. L’impianto, gestito tutto da remoto, è lungo 25 metri, per una superficie di oltre 200 mq composta da 30 milioni di pixel, con risoluzione a 9K.

The Gallery è pensata per accogliere come in un abbraccio le persone che ogni giorno frequentano il centro storico di Firenze. I LED rivestono interamente le pareti verticali e il soffitto della galleria, creando un’immersività a 240°. L’impianto audio è dotato di un sistema “invisibile” che al posto delle tradizionali casse acustiche, permette di creare una “bolla sonora” a 360°.

Leonardo Comelli, Business Director Italia di M-Cube: “Teniamo particolarmente a questo progetto perché ci permette di coinvolgere un grande numero di persone. Il risultato finale del progetto è grandioso: con questa installazione vogliamo offrire ai visitatori un’esperienza unica e coinvolgente”.

“Si tratta di un impianto estremamente all’avanguardia per il nostro Paese che va a iniziare un percorso di rinnovamento nell’advertising– spiega Moreno Mascia CEO di Real Media –. Uno dei punti di forza è sicuramente il sistema audio brevettato che attraverso la vibrazione dei materiali produce una bolla sonora.  Si tratta di un progetto unico sia in termini d’innovazione che per la complessità dell’operazione, che ha richiesto un lungo lavoro di ricerca e anche di connubio tra le diverse tecnologie necessarie per portare a termine il risultato”.

Immergetevi nell’esperienza con questo video:

 

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‘Un mondo possibile’: a Padova docenti a confronto sullo sviluppo sostenibile

‘Un mondo possibile’: a Padova docenti a confronto sullo sviluppo sostenibile.

 

Si terrà domani a Padova il convegno ‘Un mondo possibile’, un confronto sullo sviluppo sostenibile della società contemporanea. L’evento è organizzato da Sanoma Italia, gruppo finlandese leader in Europa nel settore education, che ha di recente acquisito la divisione scolastica di Peason Italia.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

NON C’È PIÙ TEMPO PER IMMAGINARE UN FUTURO SOSTENIBILE.

Le grandi questioni ambientali, sociali ed economiche, richieste anche dagli obiettivi dell’Agenda 2030, esigono risposte immediate.

L’appuntamento dedicato ai docenti ma  aperto anche alla cittadinanza, si terrà dalle 14.30 all’Istituto di Istruzione Superiore “Pietro Scalcerle” di Padova. Al centro dell’incontro momenti di approfondimento e riflessione su temi di primaria importanza. Quali? La tutela delle biodiversità, dell’acqua, degli oceani, la produzione di energia pulita, la ricerca d’avanguardia in campo medico, il rapporto tra uomo e macchine, il cibo.

ESPERTI DI FAMA INTERNAZIONALE A CONFRONTO.

Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, racconterà il ruolo delle specie vegetali sul pianeta da una prospettiva molto innovativa.

Giulia Prato, responsabile del programma mare del WWF, accenderà i riflettori sugli ecosistemi marini. Parlerà dell’economia del mare e dll’impatto del cambiamento climatico su mari e oceani.

A seguire, la tavola rotonda ‘Cartoline dal futuro: salute, energia, tecnologia’, a cui parteciperanno Piero Martin, chief physicist del programma di fusione nucleare italiano DDT, Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethone Bruno Siciliano, coordinatore del PRISMA Lab all’Università di Napoli Federico II e tra i massimi esperti di robotica in Italia.

Nella tavola rotonda si parlerà di temi come la salute globale, la questione energetica, lo sviluppo tecnologico e l’intelligenza artificiale. 

In collegamento streaming da Boston chiuderà i lavori Giulia Menichetti, docente e ricercatrice della Harvard Medical School e Northeastern University e responsabile progetto Foodoma.  Menichetti si occupa di sistemi complessi applicati al cibo e nell’intervento ‘Mappando la materia oscura del cibo: il progetto Foodoma’, parlerà del suo progettoper la mappatura genetica dei cibi. Foodoma studia l’impatto della lavorazione degli alimenti sul DNA umano, un approccio del tutto innovativo, destinato a incidere sia sulle modalità di produzione sia su quelle di consumo del cibo.

Di seguito l’articolo a tutta pagina uscito ieri sul Mattino di Padova a cura di noi di eos comunica che del convegno abbiamo seguito l’ufficio stampa. 

 

 

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Uno strano caso di cronaca e lo stato di salute del giornalismo italiano

Uno strano caso di cronaca e lo stato di salute del giornalismo italiano

 

Uno strano caso di cronaca che sta tenendo banco sui quotidiani e social italiani ci ha fatto riflettere sullo stato di salute del giornalismo italiano.

Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è successo.

Non contano levatacce, ore trascorse in treno, cene consumate tra i vagoni: per porre un freno al carovita c’è chi è disposto a tutto, pensare fuori dagli schemi e rimboccarsi le maniche e applicare alla lettera il più italico degli insegnamenti: arrangiarsi”.

Comincia così l’articolo di Violetta Fortunati uscito ieri su Il Giorno e rimbalzato nel giro di poche ore sulle più importanti testate italiane, e su tutti i nostri social network.

La storia è ormai arcinota: la 29enne Giuseppina Giuliano ogni giorno si fa la tratta Napoli-Milano (e viceversa) in treno, 1.600 km in tutto, per non perdere il posto di bidella in una scuola superiore di Milano, città con affitti troppo cari. A conti fatti, è più vantaggioso il treno e restare a vivere coi genitori a Napoli che prendere una stanza in condivisione.

La notizia è ghiotta perchè contiene tanti argomenti che fanno facilmente leva sui lettori. Fare di tutto per mantenere il posto fisso, l’impossibilità di vivere a Milano, i sacrifici di una giovane donna. Ma da subito, soprattutto sui social, si inizia a dubitare della sua veridicità e gli stessi giornali che sin da subito hanno ripreso la notizia, iniziano a porsi dei dubbi e a pubblicare alcuni articoli critici (il migliore, secondo noi, quello di Giuseppe Scaffidi su Rolling Stone).

IL GIORNALISMO ITALIANO: TRA VELOCITA’ E FACT-CHECKING

Questo episodio ci porta a riflettere, più in generale, sullo stato di salute del giornalismo italiano che spesso scricchiola nella sua credibilità.

Da addetti ai lavori, noi di eos comunica, ogni giorno passiamo in rassegna tutti i principali quotidiani italiani, e le notizie che più creano dibattito, siano esse più o meno rilevanti. Abbiamo quotidianamente rapporti con i giornalisti e sappiamo che, molto spesso, si trovano a dover scegliere, in fretta, cosa pubblicare. Ma non possiamo non chiederci: qual è stato l’iter di approvazione di questo articolo? Come è arrivata la notizia in redazione? Qual è stato il lavoro di fact- checking per verificare le informazioni ricevute? Con chi ha parlato la giornalista per avere delle controprove credibili?

COSA CI RESTA DI QUESTO EPISODIO?

Il giornalismo di cronaca sta cambiando e, spesso, non in meglio. Si preferisce la velocità e il click baiting all’approfondimento e al dibattito: questo caso ne è dimostrazione lampante. La  condizione dei pendolari in Italia, così come il tema della sostenibilità del lavoro in alcune città, sono temi che meritano un approfondimento e una discussione migliore di quelli a cui abbiamo assistito in questi giorni.

Questo modo di raccontare non serve né ai protagonisti del racconto, né al giornalismo italiano né tantomeno ai lettori perché la creazione di “eroi” dei nostri giorni non aiuta chi, invece, senza essere “eroe”, si barcamena ogni giorno con enormi difficoltà.

 

 

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Il lavoro dell’ufficio stampa: come costruire un comunicato stampa che funzioni

Il lavoro dell’ufficio stampa: come costruire un comunicato che funzioni

Il lavoro dell’ufficio stampa consiste principalmente nella costruzione di un comunicato stampa che funzioni.

Un comunicato stampa che funzioni ha l’obiettivo principale di dare visibilità a una notizia sui media. Ma perché questo accada è necessario ci sia la combinazione di  3 fattori:

  1. Il pubblico interesse della comunicazione
  2. La scelta del momento giusto per la diffusione della comunicazione
  3. La curiosità dei giornalisti

Questi tre fattori devono essere uno legato all’altro. Molto spesso infatti, una notizia curiosa, originale e che genera interesse, non sempre ha le carte in regola per trovare spazio sui giornali.

Pensiamo, ad esempio, alla comunicazione di una trimestrale di bilancio di un società medio-piccola: è sicuramente una notizia di interesse, ma se viene diffusa nel giorno in cui altri grandi gruppi comunicano gli stessi dati, le possibilità di essere ripresa dai media finanziari si riducono notevolmente.

Non solo, la scrittura del comunicato che racconta la notizia è altrettanto fondamentale: vediamo perché.

Titolo e sommario del comunicato devono “agganciare” i giornalisti che li leggono, invogliarli a leggere il comunicato e valutarne la pubblicazione. Per questo, una nota stampa in grado di dare la giusta enfasi alla comunicazione verrà premiata.

Restando all’esempio citato, se immaginiamo eos comunica come la società che comunica la propria semestrale, il titolo eos comunica: il fatturato cresce a doppia cifra, +10% a/a avrà sicuramente la meglio rispetto a un più generico eos comunica: cresce notevolmente il fatturato.

Questo mese la comunicazione di un nostro cliente per il quale curiamo, appunto, l’ufficio stampa, ha avuto mola visibilità sui media.

IL CASO MAIORA SOLUTIONS SULLA STAMPA

Il cliente in questione è  Maiora Solutions, start up specializzata in data intelligence per il settore, tra gli altri, del food. La notizia che abbiamo diffuso alla stampa riguardava l’aumento del prezzo di vendita dei panettoni a Milano, con un confronto tra quelli di pasticceria e quelli della grande distribuzione. La notizia è stata ripresa in modo trasversale sia sulla stampa nazionale generalista che quella finanziaria, dai magazine femminili ai siti web specializzati nel food e persino in TV.

Di certo, l’indagine di Maiora Solutions è sicuramente interessante da leggere: la start up, attraverso il proprio strumento di intelligenza artificiale, ha analizzato i prezzi medi al chilo dei panettoni classici di pasticceria e quelli industriali, mettendo a confronto 20 brand molto noti. E i risultati sono altrettanto gustosi.

La notizia è stata comunicata alla fine di novembre, il momento in cui inizia la vera e propria corsa verso il Natale, tanto che le pubblicazioni non si sono esaurite e sono seguite anche nelle settimane successive alla diffusione del comunicato.

Infine, abbiamo scritto un comunicato che stimolasse il più possibile la curiosità dei giornalisti:

PANETTONE QUANTO MI COSTI! PREZZI IN NETTO AUMENTO A MILANO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO.  L’ANALISI DI MAIORA SOLUTIONS

 La startup milanese Maiora Solutions ha evidenziato un notevole aumento del prezzo medio al chilo dei panettoni: +38% per i panettoni industriali, + 7% per quelli più celebri di pasticceria

Insomma, se il successo dell’ufficio stampa è quello di costruire un comunicato che funzioni, possiamo dire, in questo caso di esserci riusciti alla grande!

Appuntamento al prossimo anno, speriamo però, senza altri aumenti! 

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Green claims o greenwashing? Da Quantis 5 regole d‘oro

Green claims o greenwashing? Da Quantis 5 regole d‘oro

 

Conoscete la differenza tra le parole green claims e green washing?

I “green claims”  sono le dichiarazioni di prodotti e servizi “virtuosi” in ottica di sostenibilità, il greenwashing è quello che, invece, viene considerato l’ecologismo di facciata di aziende o istituzioni  per costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale.

Eco-friendly, sostenibili, green: quante volte leggiamo o ascoltiamo queste parole nella nostra quotidianità?  Il loro utilizzo è esponenzialmente aumentato, soprattutto nelle pubblicità e il tema è più che mai attuale sia per le aziende che per i consumatori .

Le prime devono sviluppare green claims efficaci, che rispecchino la reale sostenibilità dei prodotti. I secondi devono poter e saper distinguere messaggi virtuosi da pratiche di greenwashing.

GREEN CLAIMS: DA QUANTIS 5 REGOLE D’ORO

Quantis, società leader per la consulenza ambientale, che seguiamo nelle attività di ufficio stampa,  ha sviluppato cinque “regole d’oro” fortemente ancorate al principio della quantificazione.

Un buon green claim deve essere specifico; misurabile; pertinente; comprensibile; accessibile.

Ma vediamo queste 5 regole più nel dettaglio:

  • SPECIFICITA

Chiarezza, veridicità, completezza sono elementi chiave per aiutare i consumatori a compiere scelte informate. Parole vaghe come “green”, “sostenibile” o “eco-friendly”, dovrebbero essere evitate, perché imprecise, difficile da dimostrare e, nella peggiore delle ipotesi,  non vere. Cosa fare dunque? Prima di tutto, indicare l’ambito dello studio e il prodotto valutato, così come i mercati e l’indicatore usato. Comunicare l’impatto delle attività su aspetti ambientali specifici, come consumo di acqua o di suolo, ecosistemi, biodiversità, è una strategia migliore rispetto all’uso di termini generici.

  • MISURABILITA

Le dichiarazioni sull’impatto ambientale del prodotto devono essere misurabili, basate su uno studio di valutazione del ciclo di vita del prodotto (LCA), completato in conformità con metodologie riconosciute e standard internazionali come PEF e ISO. Importante è anche comunicare i parametri e gli indicatori degli studi realizzati, e gli specifici prodotti valutati.

  • PERTINENZA

I buoni green claim devono evitare informazioni fuorvianti, come evidenziare l’assenza di un ingrediente che non è mai stato presente, una caratteristica che un prodotto ha sempre avuto, o un vantaggio ambientale richiesto dalla legge. Le affermazioni non devono esaltare un aspetto in cui il prodotto sta funzionando bene (o è migliorato) al contempo nascondendo altri aspetti in cui il prodotto sta performando male dal punto di vista ambientale.

  • COMPRENSIBILITA’

Il linguaggio utilizzato dovrebbe essere di facile comprensione per i consumatori: alt, quindi, a un gergo tecnico e complicato. I claim devono usare termini oggettivi e neutri, evitando immagini o colori ingannevoli o fuorvianti.

  • ACCESSIBILITA’

Le informazioni sull’impatto ambientale dei prodotti devono essere facilmente accessibili, chiare e affidabili, per consentire ai consumatori di prendere decisioni informate. Le prove a sostegno delle affermazioni dovrebbero essere pubblicamente disponibili, accessibili e gratuite.

 

 

IL COMMENTO DELL’ESPERTO

“I green claim dovrebbero garantire la protezione dei consumatori da informazioni ingannevoli, greenwashing e concorrenza sleale e aiutarli a compiere scelte favorevoli per l’ambiente” commenta Simone Pedrazzini, Direttore Italia di Quantis. “Per i marchi affermazioni fuorvianti o errate possono avere gravi conseguenze, offuscarne la reputazione, implicare azioni legali, portare a perdere la fiducia dei consumatori e mettere a rischio le relazioni con gli investitori. Solo con informazioni corrette le aziende possono supportare i consumatori nelle loro scelte di acquisto e indirizzare un cambiamento virtuoso nelle abitudini di consumo”.

Maggiori dettagli e approfondimenti sui “cinque principi” di Quantis a questo link.

 

 

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Al MiCo per il 12.mo Salone del Risparmio: la nostra cronaca

Al MiCo per il 12.mo Salone del Risparmio: la nostra cronaca

Si è chiusa ieri al MiCo di Milano, la 12.ma edizione del Salone del Risparmio, l’appuntamento di riferimento per il mondo del risparmio gestito, il momento atteso dagli operatori del settore per fare il punto sui temi più caldi, le sfide del settore, i manifesti programmatici e gli obiettivi futuri.

Noi di eos comunica siamo a bordo della manifestazione di Assogestioni da ormai 11 anni: durante i quali abbiamo seguito l’evento di punta dell’associazione italiana del risparmio gestito, sia per le attività di ufficio stampa che per quelle relative ai contenuti e ai social network.

L’edizione di quest’anno dal titolo ‘Umano, responsabile, digitale’, è stata la prima del neo eletto Presidente Assogestioni Carlo Trabattoni, che nel suo discorso d’apertura ha lanciato un messaggio di fiducia sullo stato di salute del risparmio gestito che “non è mai stato così forte con oltre 2500 miliardi di masse alla fine del 2021”, indicando i pillar fondamentali per le azioni future dell’industria del gestito: mettere al centro l’attenzione verso il cliente retail, lo snellimento normativo e l’alleggerimento fiscale, la semplicità delle proposte di investimento e la trasparenza dell’offerta.

Protagonista della plenaria di apertura Rachel Botsman, Trust Fellow della Oxford University e il suo keynote speech sulla fiducia definita una ‘relazione con l’ignoto’. “Una reazione sbagliata è quella di focalizzarsi solo sulle nuove tecnologie senza tenere conto che il vero cambiamento sta nella centralità che ognuno pretende sia riconosciuta ai propri obiettivi di vita. Questo è il vero nodo intorno a cui lavorare per chi si occupa di sviluppare modelli di business in tutti i settori, compreso quello finanziario”.

Guarda al futuro, lo speech del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao che ha ricordato come l’innovazione buona sia quella trasparente e di lungo periodo. “Bisogna dare un concreto sostegno all’innovazione – ha dichiarato – per permettere agli operatori del settore di sviluppare nuove idee, attaccare le rendite di posizione e portare efficienza nel mercato”.

Tanti i temi trattati durante la manifestazioni come quelli, attualissimi, delle sfide rappresentate dagli investimenti ESG e della Diversity e inclusione di genere nel settore del risparmio gestito, con la ricerca che Assogestioni ha prodotto in collaborazione con Valore D.

La terza giornata, che ha visto la cerimonia dell’emissione del Francobollo dedicato all’industria del risparmio gestito, fortemente voluto da Assogestioni, si è conclusa con l’appello di Marco De Rossi, We School sul ruolo dell’educazione come ‘tecnologia sociale che permette ai cittadini di essere indipendenti’ e il bilancio soddisfatto del Presidente Assogestioni: ‘Da qui guardo ancora con più entusiasmo al mio percorso di Presidenza nel prossimo triennio, con la convinzione che le persone saranno il vero motore dello sviluppo della nostra industria e il fulcro delle nostre strategie’.

La manifestazione, che per 3 giorni ha monopolizzato l’attenzione dei media economici finanziari, chiude i battenti col numero record di 20 mila partecipanti, in presenza e in streaming .

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