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Accesso all’acqua: i dati di un’emergenza globale nel nuovo Atlante di WeWorld 

 

FLOWINFG FUTURES  

Accesso all’acqua: un’ emergenza che riguarda più di 2 miliardi di persone nel mondo e 7 milioni di italiani. Sono questi alcuni dati dal nuovo Atlante di WeWorld dal titolo Flowing Futures’.

Il documento, che si struttura attraverso focus verticali e diverse schede-Paese, individua le principali aree dove le risorse d’acqua sono limitate soprattutto a causa del cambiamento climatico. Tra le aree con stress idrico “critico” il Medio Oriente (Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Israele, Giordania, Siria) e il Nord Africa (Egitto, Algeria, Libia).

 

Non avere accesso ad una risorsa vitale come l’acqua porta, inevitabilmente, a ripercussioni e conseguenze per i diritti umani. Ma vediamo alcune evidenze dall’Atlante di WeWord onlus.

ACQUA ED EMERGENZE GLOBALI: 

  • L’acqua potabile contaminata microbiologicamente può trasmettere malattie come diarrea, colera, dissenteria, tifo. Queste malattie sono una minaccia, in particolare dei bambini. A livello globale, 1,5 miliardi di persone non dispongono di servizi igienico-sanitari adeguati: questa carenza è responsabile di circa il 90% dei casi di diarrea, la seconda causa di mortalità nei bambini sotto i cinque anni
  • Quello dell’acqua è anche un tema di genere: ben 500 milioni di donne, nel mondo, non hanno accesso a strutture e prodotti per gestire le mestruazioni
  • Il diritto dei bambini alla salute, all’istruzione e allo sviluppo è gravemente compromesso dalla mancanza di accesso all’acqua, a strutture igienico-sanitarie adeguate e a prodotti per l’igiene. Nel 2021, 3 scuole su 10 in tutto il mondo non disponevano di servizi idrici di base
  • Nel 2022, più di 1 miliardo di persone nelle zone rurali non avevano accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari  nelle proprie case
  • I cambiamenti climatici riducono la disponibilità di acqua potabile sicura e amplificano il rischio di malattie causate dalla sua contaminazione. Eventi meteorologici estremi legati all’acqua hanno causato 11.778 disastri segnalati tra il 1970 e il 2021, con più di 2 milioni di morti e 4,3 trilioni di dollari di perdite economiche.

 

E IN ITALIA?

Sebbene il nostro paese sia all’11° posto nella categoria dell’Indice mondiale che misura l’accesso dei Paesi all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, esistono diverse sfide legate alla gestione dell’acqua:

  • La quantità di acqua dispersa nella rete è considerevole, 157 litri per abitante al giorno. Si tratta di una quantità che coprirebbe il fabbisogno idrico di oltre 43 milioni di persone per un intero anno.
  • Quasi 7 milioni di persone non sono collegate alla rete fognaria pubblica. Il servizio è assente in 40 comuni con 386.000 residenti, soprattutto in Sicilia.
  • Nel 2022 il 9,7% delle famiglie (quasi 2,5 milioni di persone) ha lamentato irregolarità nel servizio di approvvigionamento idrico; circa il 70% al Sud, soprattutto in Calabria e Sicilia.
  • Il servizio pubblico di depurazione delle acque reflue urbane è assente in 296 comuni. Il 67,9% di questi comuni si trova al Sud, soprattutto in Sicilia, Calabria e Campania: qui gli impianti sono inattivi perché sotto sequestro, in fase di ammodernamento o di costruzione.

A noi di eos comunica , da anni ufficio stampa di WeWorld Onlus, il compito di comunicare alla stampa di questo importante documento.

In occasione della giornata mondiale dell’ACQUA che si celebra venerdì 22 marzo, Pianeta2030 del Corriere della Sera ne ha anticipato, con un anteprima, alcuni contenuti, e Vanity Fair, nell’articolo di Chiara Pizzimenti ha sottolineato come e perché ‘il diritto all’acqua è fondamentale per proteggere i diritti umani‘.

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