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La mobilità del futuro? Sostenibile! Due report di Repower e come li abbiamo comunicati

La mobilità del futuro? Sostenibile! Due rapporti di Repower e come li abbiamo comunicati

Transizione (non solo) energetica, innovazione, interdipendenza: sono parole che stanno sempre più prendendo spazio nel dibattito pubblico, politico e mediatico. Si tratta di temi sui quali è sempre più urgente confrontarsi, e che nell’ambito della sostenibilità applicata alla mobilità, apre scenari in continua evoluzione.

Ne è convinta Repower che partendo da questo presupposto ha prodotto e pubblicato due indagini, la VI edizione del suo annuale White Paper dal titolo  “Mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, e “Italia in bici”, un report focalizzato principalmente sul cicloturismo realizzato in collaborazione con l’Università Iulm di Milano.

IL VI WHITE PAPER

Dall’analisi del PNRR e dei suoi risvolti in campo energetico, alle figure professionali nascenti legate alla nuova mobilità, dall’interdipendenza energetica – tema più che mai attuale, oggi, anche alla luce del conflitto ucraino – ai progetti legati al recupero e riutilizzo delle batterie o all’impatto del loro smaltimento, fino al tema delle smart cities e della mobilità elettrica applicata anche ai veicoli pesanti e di lavoro: l’obiettivo di questo White Paper è quello di fotografare il settore della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo, approfondendone i principali trend, le prospettive future.

ITALIA IN BICI”

Un tassello di questo scenario riguarda, anche, il mondo delle biciclette,  elettriche e non, cui Repower ha dedicato un approfondimento verticale, con questo report realizzato in collaborazione con l’Università IULM. Partendo dal boom delle ebike, complice la pandemia, il report analizza i vantaggi – ambientali, fisici, economici e di sviluppo del territorio – del cicloturismo, focalizzandosi poi sulle ciclovie, le strade del futuro, non più appannaggio degli appassionati delle vacanze su due ruote, ma anche di chi ha trovato nella mobilità ciclabile un’alternativa sostenibile agli spostamenti urbani quotidiani.

Noi di eos comunica abbiamo affiancato Repower nella promozione di entrambi questi prodotti editoriali, attraverso la sinergia e interazione di più strumenti di comunicazione: dall’ufficio stampa (coordinando le uscite sulla stampa generalista e di settore) ai contenuti declinati sia nel calendario editoriale del blogHomoMobilis by Repower’ che sui social network, attraverso la suddivisione dell’importante mole di contenuti e informazioni sulle diverse piattaforme, da Facebook a Twitter a Instagram.

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Le imprese europee guardano a New York. Con l’aiuto delle SPAC

Le imprese europee guardano a New York. Con l’aiuto delle SPAC

Un “furto” ai danni dei mercati borsistici del vecchio continente o una incredibile opportunità di crescita per le nostre imprese?

Tornano di attualità le SPAC che in Italia hanno vissuto il loro momento di gloria tra il 2016 e 2017 come strumento alternativo per quotarsi in Borsa. Ma questa volta l’obiettivo è il mercato borsistico di New York sull’onda del grande interesse mostrato dagli investitori nordamericani nei confronti delle imprese del vecchio continente, in particolare per quelle blasonate del settore della moda e del lusso.

Lo scorso dicembre il gruppo italiano Ermenegildo Zegna si è affidato alla Spac di Investindustrial che l’ha traghettata sul listino newyorkese con l’obiettivo di finanziare la crescita dei prossimi anni e facilitare lo sviluppo nel vasto mercato americano. È di questo mese invece la notizia della storica maison francese Lanvin che ha annunciato la quotazione sul NYSE attraverso una SPAC con una dote attesa di oltre mezzo miliardo di dollari da utilizzare per la crescita.

E altre sembrano essere all’orizzonte…

La SPAC può essere considerata un vero e proprio acceleratore di IPO, una modalità alternativa per portare a quotazione un’azienda. Si tratta di una società-veicolo che viene quotata in Borsa allo scopo di raccogliere capitali per fare un unico investimento e poi sparire. Una volta completata l’acquisizione, infatti, la società target individuata per l’investimento viene fusa con il veicolo e si ritrova quindi quotata in Borsa al suo posto.

Se negli anni scorsi le imprese italiane si affidavano a Spac quotate in Borsa Italiana per accelerare la quotazione sul listino italiano, oggi, soprattutto per le più grandi, sembra aprirsi l’opportunità di utilizzare le SPAC quotate oltreoceano per sbarcare sul prestigioso New York Stock Exchange.

Potrebbe trattarsi solo di operazioni isolate. O di una tendenza che via via prenderà sempre più piede, un fenomeno che potrebbe impoverire i mercati borsistici europei, privandoli di alcune delle nostre imprese eccellenti. Ma guardandolo da un altro punto di vista potrebbe aprire alle nostre aziende più meritevoli nuove opportunità di crescita dotandole di ingenti capitali freschi e di una corsia preferenziale per l’accesso ai ricchi mercati nordamericani.

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‘Il viaggio’, il podcast di Quantis che porta la firma di eos comunica

Dal caffè alle sneakers: quanto sono sostenibili gli oggetti del nostro quotidiano? Risponde “Il viaggio”, il podcast di Quantis che porta la firma di eos comunica


Gustare un caffè può essere annoverato, per noi di eos comunica, tra i riti irrinunciabili di ogni mattina. Ma cosa succede nel tragitto che va dalla raccolta del chicco di caffè alla tazzina fumante che beviamo al bar? Dai luoghi di coltivazione alle modalità di produzione, dalla tostatura alla distribuzione, fino al consumo: quanto sono sostenibili queste fasi e come possiamo ridurne l’impatto ambientale? Prova a rispondere a queste domande Il viaggio’, il podcast sulla sostenibilità ambientale che noi di eos comunica abbiamo prodotto per Quantis, società leader nella consulenza ambientale.

 

6 puntate dedicate ai settori che Quantis presidia: food, fashion e beauty.

Dopo le prime due puntate dedicate al lungo viaggio del caffè, la terza e la quarta puntata, online il 6 e il 7 aprile, ci porteranno alla scoperta delle sneakers, non sempre simbolo di sostenibilità. Dalla produzione all’arrivo ai nostri piedi, passando per le fasi di progettazione di un prodotto sostenibile, il racconto accompagnerà gli ascoltatori verso una modalità di acquisto consapevole, raccontando quali siano i criteri per valutare se le scarpe che indossiamo sono più o meno impattanti sull’ambiente. Chiude il ciclo il packaging della crema idratante, con le due puntate in onda il 20 e 21 aprile dedicate alle fasi di produzione del vasetto fino alla cruciale fase di fine-vita, confrontando materiali diversi, in modo da aiutare l’ascoltatore nell’orientarsi verso l’acquisto di una crema idratante sostenibile a tutti i livelli.

Il Viaggio è il primo progetto divulgativo in formato podcast di Quantis, e risponde perfettamente “alla mission dell’azienda di accompagnare le società clienti nel percorso di sostenibilità” come spiega Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia. “Abbiamo deciso di realizzare un racconto che spieghi in maniera comprensibile a tutti, pur mantenendo una forte scientificità, come si sviluppa il ciclo di vita di alcuni prodotti che utilizziamo quotidianamente, cosa si intende per Planetary Boundaries, o confini del pianeta entro i quali un business responsabile deve operare, quale possa essere il ruolo del consumatore, fornendo all’ascoltatore informazioni utili per compiere scelte sostenibili”.

Si tratta di un prodotto editoriale di cui siamo molto orgogliosi e che si aggiunge a quello realizzato per Repower Italia con Rumors d’Ambiente, nel racconto della sostenibilità attraverso uno strumento così interessante come quello dei podcast. Dopo l’ideazione del format e delle tematiche di maggiore interesse per l’azienda, il lavoro di eos comunica è stato quello di elaborare il piano editoriale di contenuti in sinergia con Quantis, che ci ha fornito i dati e le evidenze scientifiche necessarie per strutturare la narrazione dei 3 oggetti analizzati.

Emanuela Boem, Marketing&Communications Lead Quantis Italia riflette: “Si tratta del nostro primo progetto dedicato ad aziende e consumatori al tempo stesso. Se da un lato la sostenibilità è una priorità per un numero sempre crescente di individui – movimento che non possiamo che sostenere, al tempo stesso le aziende si stanno impegnando nei confronti dei loro clienti, ad esempio ingaggiandoli attraverso la comunicazione, a compiere scelte più sostenibili. Il primo passo verso una presa di decisione è la consapevolezza: questo è l’approccio con il quale da parte nostra abbiamo intrapreso Il Viaggio”.

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12.mo Salone del Risparmio: al via le iscrizioni. Al centro capitale umano e innovazione

12.mo Salone del Risparmio: al via le iscrizioni. Al centro capitale umano e innovazione

Torna anche quest’anno, per l’edizione n.12 il Salone del Risparmio, l’evento di riferimento per gli operatori del settore del risparmio gestito a cura di Assogestioni che si svolgerà dal 10 al 12 maggio 2022 sia in presenza al MiCo di Milano che online su FR|Vision.

La collaborazione di eos comunica con Assogestioni è ormai decennale, e negli anni abbiamo curato la comunicazione dell’evento sui media attraverso l’attività di ufficio stampa, sui social network, o attraverso una serie di contenuti divulgati sul sito dell’evento e tramite newsletter.

Quest’anno il titolo della manifestazione è ‘Umano, responsabile, digitale. Lo sviluppo economico e sociale del prossimo decennio” e mette al centro dei lavori della tre giorni i temi più caldi per l’industria del risparmio gestito calati nel periodo storico che stiamo vivendo: dalla transizione sostenibile alla rivoluzione digitale fino allo sviluppo imprescindibile del capitale umano.

Futuro, innovazione, persone e fiducia: attorno a questi temi si concentrerà il programma del Salone che quest’anno sarà aperto da Rachel Botsman, lecturer di Harvard, definita da Monocle una dei 20 speaker più influenti a livello globale, che ispirerà il pubblico a pensare in modo diverso e a modificare il proprio punto di vista sulla fiducia e sul ruolo che essa ricopre all’interno delle nostre vite.

A meno di 2 mesi sono oltre 135 i marchi che hanno confermato la loro presenza a quella che si preannuncia un’edizione speciale ricca di temi, conferenze, approfondimenti, momenti di formazione certificata sui temi caldi del settore e di attualità, in un momento cruciale per il panorama economico e politico a livello mondiale.

L’ultima edizione del Salone, che ha avuto luogo a settembre 2021, ha potuto contare sulla presenza di oltre 160 marchi, la partecipazione di 11.000 visitatori unici che hanno generato oltre 17.000 visite in tre giorni. La formula ibrida ha contribuito ad incrementare la partecipazione dall’estero (salita dal 3 al 7%) e il numero medio di conferenze seguite da ogni partecipante passato da 2 a 4. Le 110 conferenze in programma hanno coinvolto più di 400 relatori e sono state trasmesse in diretta streaming per un totale di oltre 250 ore permettendo di offrire più di 50 ore di formazione professionale.

Le prime due giornate saranno aperte esclusivamente agli operatori del settore, la terza giornata è rivolta anche al pubblico.

Da oggi su www.salonedelrisparmio.com è possibile iscriversi e consultare il pre-programma composto da oltre 110 conferenze.

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Rumors d’Ambiente: torna il podcast di Repower, per la II stagione si guarda la  futuro

Rumors d’Ambiente: torna il podcast di Repower, per la II stagione si guarda al futuro

Dopo il focus sui grandi pionieri del passato e innovatori del presente, ritorna per una nuova stagione il podcast di Repower Italia,  ‘Rumors d’Ambiente’ e guarda al futuro, raccontando come la sostenibilità cambierà (in meglio) le nostre vite e il pianeta. Dal mare alle città, dallo spazio alle montagne fino a ghiacciai, realtà virtuale, casa e mobilità: il podcast, cui partecipiamo nell’ideazione, progettazione, realizzazione contenuti e comunicazione, affronterà ogni macro tema attraverso l’analisi dei principali scenari, naturali e non, in cui l’uomo vive, che possono essere studiati, tutelati e protetti.

Format vincente non si cambia: anche quest’anno ogni tema viene affrontato sia attraverso breve pillole narrative, dedicate alle ultime innovazioni e le sfide future nei diversi ambiti attraverso storie, dati e numeri; sia alle interviste, condotte da Gabriella Greison, fisica, scrittrice e divulgatrice scientifica, definita dal Corriere della Sera “la rockstar della fisica”. “Ogni giorno ciascuno di noi partecipa ad un suo personalissimo viaggio nella sostenibilità – spiega la Greison – L’idea di farlo insieme, con altre persone, condividendo idee, progetti e storie ci permette di ampliare gli orizzonti. Osservare il presente, immaginando il futuro; vivere rispettando l’ambiente e chi lo abita, cercando di aprire porte che danno verso nuove prospettive e facendoci indicare la strada da chi ha uno sguardo attento nei confronti della natura e del mondo che ci circonda: è questo quello che ci permette di stare bene e fare un grande passo avanti”.

Repower Italia crede molto nel progetto e nel valore della divulgazione di qualità su un tema trasversale come quello della sostenibilità, come spiega l’AD Fabio Bocchiola: ‘Il nuovo ciclo vuole passare da una narrazione più storica ad una più futurista, e per farlo abbiamo scelto una delle protagoniste di questa rivoluzione, Gabriella Greison, che con il suo metodo ci ha aiutato a trovare la rotta verso il futuro della sostenibilità.”

Il primo tema affrontato è quello della città: con le testimonianze di Ezio Manzini, professore al Politecnico di Milano e Ivana Pais, professoressa di Sociologia economica alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si racconta il modello teorizzato della ‘città dei 15 minuti’, dove tutto ciò che serve per vivere si trova, appunto, a massimo 15 minuti da casa, e quello delle sharing cities, le città della condivisione, un esempio di progettazione urbana e di politiche che permette ai cittadini di condividere risorse in modo equo e sostenibile. Con Sabina Airoldi, biologa e ricercatrice, capo missione di «Tethys» nel Santuario Pelagos e il giornalista RCS esperto di clima e ghiacciai Sandro Orlando, autore di “Groenlandia. Viaggio intorno all’isola che scompare”, si racconta, invece, dello stato di salute dei nostri mari e le sfide per proteggerli. Si prosegue, ogni settimana con un focus verticale: ogni due settimane è disponibile una newsletter di approfondimento, curata sempre da noi di eos comunica, dedicata al progetto, cui è possibile iscriversi cliccando qui.

Rumors d’Ambiente è disponibile sul sito dedicato e gratuitamente sulle principali piattaforme di podcast: Apple, Spotify, Google, Spreaker, Audible, Deezer, iHeart, Castbox, Podcastaddict, Podchaser.

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Parità di genere: come se ne parla a scuola? Lo indaga Pearson col progetto #GenerazioneParità

Parità di genere: come se ne parla a scuola? Lo indaga Pearson col progetto #GenerazioneParità

Come viene trattata la parità di genere a scuola? Dove si informano ragazze e ragazzi di oggi sul tema? Come i diversi contesti che i giovani vivono contribuiscono a influenzarli? Fotografa la situazione il progetto #GenerazioneParità di Pearson Italia, casa editrice leader nel settore educational, per la quale curiamo ciclicamente attività di ufficio stampa, attraverso una ricerca condotta con la collaborazione di oltre 3.500 docenti.

L’indagine, come anticipato dall’anteprima su La Stampa, sottolinea numerose evidenze positive: il 57,61% dei docenti affronta il tema inserendo la parità di genere nella trattazione delle materie; il 30,81% ne discute con gli alunni in momenti specifici; il 32,13% ricorre a metodologie didattiche efficaci per l’inclusione di genere.

Un altro aspetto fa luce sulle modalità con cui gli studenti si informano sulla parità di genere: scuola (per il 71,47% degli intervistati), social network (65,24%) e famiglia (44,94%) sono i “luoghi” privilegiati dove i giovani si costruiscono una propria opinione e acquisiscono consapevolezza.

L’indagine si sofferma anche sull’interazione tra gli studenti, da cui emerge che tanto i ragazzi quanto le ragazze non si sentono inferiori gli uni alle altre. Interessante anche il rapporto tra studenti e linguaggio: il 56,02% dei docenti pensa che i giovani utilizzino un linguaggio appropriato rispetto al concetto di parità di genere, mentre il restante 43,98% no.

Al tema della parità di genere e al suo rapporto con la scuola, Pearson dedica altre due attività:

  • Il libro “#GenerazioneParità: educare alla parità e alle differenze di genere” pensato per tutti gli insegnanti cui offre spunti, riflessioni, contenuti e attività̀ didattiche da svolgere in classe arricchiti da interviste a esperti di diversi ambiti: dallo psicologo Matteo Lancini, al linguista e filologo Luca Serianni, dall’astrofisica Marica Branchesi, alla campionessa paraolimpica Arjola Trimi.
  • Il convegno: «Libere (di essere): per bambine, ragazze e donne protagoniste di domani» in programma giovedì 17 febbraio, è organizzato in tavole rotonde e relazioni che approfondiranno il tema della parità di genere secondo il punto di vista dei numerosi ospiti che vi parteciperanno. Tra gli ospiti: la sociologa Barbara Poggio e l’economista Marina Della Giusta, la sociolinguista Vera Gheno e la fisica Simona Cerrato.

Il programma completo è disponibile a questo link a cui è anche possibile iscriversi per partecipare al convegno.

Per tutte le iniziative del progetto #GenerazioneParità -> pearson.it/paritadigenere

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Tutti pazzi per i Podcast: 5 notizie da sapere sullo strumento più in espansione degli ultimi anni

Tutti pazzi per i Podcast: 5 notizie da sapere sullo strumento più in espansione degli ultimi anni

+ 500 milioni: è questa la cifra mastodontica di ascoltatori di podcast che secondo emarketer  si raggiungerà entro il 2025. E l’Italia? Il nostro è tra i Paesi che hanno registrato la crescita più forte, sia nell’offerta che nell’ascolto, arrivando a 11 milioni di utenti mensili. Numeri che trovano riscontro anche nella ricerca condotta da Nielsen per Audible secondo cui il consumo di podcast in Italia è cresciuto tantissimo registrando un +4% (per un totale di 14,5 milioni di ascoltatori) rispetto al 2020.

Ma a noi italiani come piace ascoltare i podcast? Sembra a casa, in totale relax come mostra la maggior parte degli intervistati. Noi di eos comunica – che i podcast li facciamo ma anche ascoltiamo – amiamo farlo in casa, impegnati in attività che non richiedono troppa concentrazione o sostanzialmente in movimento: in viaggio o nel tragitto casa/lavoro. Di podcast si parla sempre più spesso sui media, lo strumento è in grandissima espansione e fermento, sia come strumento di informazione che di storytelling aziendale.

Ecco la nostra personale selezione di 5 notizie sul tema delle ultime settimane:

  1. Spotify mette il turbo sulla pubblicità legata ai podcast e l’Italia si aggiunge con la Francia e Spagna, ai Paesi Europei in cui sarà possibile investire attraverso la soluzione ‘Streaming Ad Insertion’. Il mercato italiano è pronto, fanno sapere dall’azienda, agli investimenti per contenuti non musicali: si partirà con i contenuti originali ed esclusivi per la piattaforma. Due i super brand che faranno da apripista: Adidas e McDonald’s.
  2. ‘O la mia musica o i podcast di Joe Rogan’: è  l’aut aut di Neil Young a Spotify. ll cantante 76enne ha messo la piattaforma di fronte a una scelta: ‘o me o lui’. Il lui in questione è Joe Rogan, commentatore televisivo e comico statunitense autore del podcast ‘The Joe Rogan Experience’, colpevole di aver ospitato il controverso dottor Robert Malone, notoriamente no-vax, già bandito da Twitter per aver detto che i vaccini sarebbero pericolosi. Com’è andata a finire? A quanto pare Spotify avrebbe scelto lo showman, sia per difendere la libertà di espressione dei suoi podcaster, sia perché l’investimento per l’esclusiva dello show di Rogan gli sarebbe costata, lo scorso maggio, 100 milioni di $. A Young l’aut aut costerebbe non poco: parliamo di una perdita del  60% dei proventi da streaming.
  3. Si chiama One Podcast e riunisce centinaia di podcast prodotti dalle testate del Gruppo GEDI: dal 20 gennaio il progetto imponente è fruibile attraverso la nuova App dedicata che riunisce l’intera offerta audio del Gruppo: dalle firme di Repubblica, la Stampa, L’Espresso, L’HuffPost e tutte le altre testate, ai personaggi e conduttori di Radio Deejay, Radio Capital e m2o, fino alle serie originali di intrattenimento create dalla nuova factory, la cui Direzione Artistica è stata affidata a Linus.
  4. Anche il Gruppo Feltrinelli spinge sul mercato dei podcast. E’ di questi giorni la notizia: Effe Tv , la società editrice del canale televisivo laF abbandonerà a fine mese Sky per diventare una piattaforma multimediale di sviluppo, produzione e distribuzione di contenuti esclusivi e originali tra cui, anche, appunto, i podcast. L’etichetta dedicata è Feltrinelli Audiopodcast e sviluppa, produce e distribuisce solo format audio originali (serie narrative, format e audio-documentari) per piattaforme di distribuzione, tra cui Storytel, Audible, istituzioni e brand commerciali.

E chiudiamo questa carrellata con la news n.5 che ci riguarda più da vicino. 

 

Anno nuovo, stagione nuova: parliamo di ‘Rumors d’Ambiente’, il podcast originale di Repower sulla sostenibilità a 360 gradi che abbiamo lanciato lo scorso anno. Dopo il focus sui grandi pionieri del passato e innovatori del presente, quest’anno proviamo a immaginare il futuro e a raccontare come la sostenibilità cambierà (in meglio) le nostre vite e il pianeta: dalle città reali alla realtà virtuale, dagli oceani allo spazio.

A condurci in questo straordinario viaggio, dopo Maurizio Melis, Gabriella Greison: buon ascolto!

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Da Milano al Metaverso: l’Arco della Pace il primo monumento al mondo ad entrare nell’universo virtuale dove tutti vogliono essere

Da Milano al Metaverso: l’Arco della Pace il primo monumento al mondo ad entrare nell’universo virtuale dove tutti vogliono essere

Cominciamo l’anno raccontandovi un primato della città di Milano, una notizia a cavallo tra arte e tecnologia, reale e virtuale, passato e futuro. Mentre il 2021 volgeva al termine pronto ad accogliere il nuovo anno, l’Arco della Pace, uno tra i simboli più riconoscibili della città, ha fatto il suo ingresso, primo monumento al mondo, nel METAVERSO.

*Didascalia per i neofiti: il termine Metaverso, in inglese metaverse, si fa risalire a Snow Cash, libro di fantascienza cyperpunk di Neal Stephenson del 1992 dove per la prima volta si parla di una realtà virtuale condivisa tramite internet dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. Ecco cos’è il mondo nel quale tutti, dai brand del lusso ai videogiochi, vogliono oggi proiettarsi: un universo parallelo dove vivere un’esperienza di gioco, di acquisto o di conoscenza, alternativa e totalmente immersiva.

Ma torniamo a Milano: a cavallo del capodanno, dicevamo, precisamente dal 30 dicembre al primo gennaio, l’Arco della Pace è stato rivestito con un’innovativa data sculpture. Di cosa parliamo? Di un flusso di immagini imponente prodotto con un sistema di intelligenza artificiale e dal titolo intitolata “AI Dataportal_Arch of Light” creata con l’obiettivo di raccontare per immagini l’immenso patrimonio culturale del nostro Paese: più di 20.000 opere d’arte di oltre 320 artisti, dall’arte bizantina all’arte contemporanea, accanto ai dati annuali della mappa del firmamento italiano raccolti dalla Nasa e tutto il nostro patrimonio letterario digitalizzato appartenente a un arco temporale di oltre 1700 anni.

L’opera porta la firma del collettivo internazionale Ouchh ed è stata realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Abap di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano e curata da Reasoned Art, società benefit italiana dedicata alla cryptoarte che certifica appunto la compravendita di opere d’arte digitale tramite Nft e blockchain.

E a questo punto aggiungiamo l’ultimo interessante tassello di questa operazione: l’opera sarà trasformata in NTF, i Non Fungible Token, dei certificati di autenticità digitali unici basati sulla Blockchain – e come tale, potrà essere venduta: il ricavato fanno sapere sarà utilizzato per creare uno spazio educativo di riflessione, confronto e sperimentazione sui temi dell’arte digitale, della scienza e della tecnologia,  in linea con progetti europei esistenti quali S+T+ARTS e New European Bauhaus. Il progetto è infatti pensato a beneficio di giovani artisti, curatori e appassionati d’arte a cui verranno destinate borse di studio che copriranno l’intero costo di un percorso formativo che coinvolgerà i migliori professionisti del settore e che sarà incentrato sulla preparazione degli studenti alle necessità lavorative all’interno del mondo dell’arte nel prossimo futuro.

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Milano, il Natale e la tradizione: il panettone artigianale vs industriale

Milano, il Natale e la tradizione: il panettone artigianale vs industriale. Battaglia di sapori e di prezzo

Parliamo di Milano, il Natale e la tradizione: in altre parole del panetùn.

Quando si tratta di scegliere il dolce tipico delle feste lo spartiacque è sempre molto netto: artiginale vs industriale. Ma oltre all’innegabile differenza di sapore e ingredienti c’è una caratteristica che li differenzia: il prezzo. La startup Maiora Solutions per la quale curiamo l’ufficio stampa è specializzata nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati e, in occasione delle imminenti festività natalizie, ha indagato quanto costano i panettoni a Milano, attraverso lo strumento di intelligenza aumentata dedicato al mondo della ristorazione ARGO (Advanced Restaurant Growth Optimizer), stilando una classifica dei costi dei panettoni a Milano, sia di pasticceria artigianale che di quelli industriali.

Dalla ricerca emerge che il costo medio per un chilo di panettone classico artigianale è di circa 37 euro contro i 5,5 euro di quelli industriali. Nell’analisi, con dati raccolti nel novembre 2021, sono stati considerati i prezzi al kg dei panettoni classici prodotti da 15 tra le pasticcerie più note della città: secondo l’analisi i prezzi vanno dai circa 30 euro al kilo del Panettone Vergani ai 42 del panettone della famosa pasticceria meneghina Sant’Ambroeus. Di seguito il dettaglio dei prezzi:

Per quanto riguarda i prezzi dei panettoni industriali, che si trovano in tutti i supermercati, il prezzo medio scende sensibilmente, attestandosi sui 5,5 euro.

Nell’analisi sono stati considerati la media dei prezzi al kg dei 10 panettoni di produzione industriale più acquistati nei supermercati della città. Di seguito il dettaglio dei costi:

‘Il divario tra i prodotti di pasticceria e quelli industriali è davvero importante – commentano i fondatori di Maiora Solutins, Andrea Torassa ed Emilio Zunino   ma è interessante notare come, nonostante il grande divario di costo, il panettone di pasticceria sia ancora acquistato da tante famiglie milanesi, e che comunque, grazie ai costi contenuti di quelli industriali, a tutti sia permesso di poter mangiare un buon panettone per Natale.”

Come dice Luca Caglio sul Corriere nell’articolo dedicato alla classifica di Maiora: “Qualcuno pesca nel mucchio del supermercato perché tanto «l’è istess», è lo stesso, mentre i palati più esigenti scelgono la via della bottega specializzata dove «l’è pusè bun», è più buono, e dove l’estro dei professionisti arriva a sfornare nuove ricette con canditi e carati: il panettone ricoperto di foglie d’oro e ripieno di cioccolato, per esempio. Gusti. E costi. Perché si sceglie con una mano sul cuore e, con l’altra, nella tasca.”

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Premio 2-0-3-1: Jojob vince il Premio Speciale Repower per l’Innovazione 2021

Premio 2-0-3-1: Jojob vince il Premio Speciale Repower per l’Innovazione 2021

La start up che certifica il risparmio ambientale degli utenti di carpooling si aggiudica il premio speciale Repower per l’Innovazione, nell’ambito dell’undicesima edizione del prestigioso Premio 2-0-3-1.

Jojob Real Time Carpooling è un servizio innovativo di carpooling per gli spostamenti pendolari lanciato nel 2015: pensata per chi fa commuting, consente ad ogni utente, dopo essersi registrato, di pianificare i propri tragitti, individuare autisti e/o passeggeri con i quali condividere i viaggi, prenotare passaggi in carpooling e contribuire automaticamente ai costi di viaggio. Attraverso l’applicazione mobile viene certificato il risparmio ambientale, espresso in termini di emissioni di CO2 evitate, dopo ogni tragitto percorso in carpooling: ogni utente può quindi quantificare il proprio contributo all’ambiente e beneficiare di riconoscimenti e premi ad esso collegati.

Jojob è stata scelta tra le sei start up finaliste presentate al Museo ADI Design, da una giuria selezionata composta da giornalisti, innovatori e imprenditori, “per la capacità di rispondere ad un crescente bisogno condiviso dagli utenti e dalle aziende e per aver saputo adattarsi in maniera proattiva al mutato scenario di mercato”’.

Il Premio Speciale Repower per l’Innovazione che noi di eos comunica abbiamo negli anni contribuito a comunicare sui media, sui social e raccontandolo attraverso il blog HomoMobilis by Repower, ha visto negli anni vincere Userbot, startup che utilizza l’Intelligenza Artificiale per il customer care, RiceHouse, il progetto di Biella di Tiziana Monterisi che riutilizza gli scarti del riso per il riutilizzo nell’edilizia e Remodule, progetto che recupera le celle delle batterie delle auto ibride ed elettriche per riutilizzarle in altre applicazioni.

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