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Quando l’informazione (vera) arriva per mail

Quando l’informazione (vera) arriva anche per mail

Sono uno strumento che si ama e si odia: parliamo di newsletter. Alzi la mano chi non ne ha la mail intasata. Di molte, spesso, non ricordiamo il quando e il perché ci siamo iscritti.

In questo mare magnum di contenuti, immagini, gif, link esterni, c’è un’isola felice ed è quella rappresentata dalle newsletter che scegliamo, consapevolmente, di seguire. Cosa ci muove in questo caso? Prima di tutto un interesse specifico per un argomento ma, soprattutto, la fiducia che riponiamo nel chi la scrive.

L’INFORMAZIONE ARRIVA VIA MAIL

Escluse  le newsletter più ‘commerciali’ di brand e piattaforme legate principalmente ad esperienze di acquisto, le newsletter di contenuto hanno principalmente finalità di informazione. Oltre a quelle dei gruppi editoriali e/o testate sono aumentate progressivamente quelle di singoli giornalisti o content creator, che molto spesso approfondiscono temi specifici con una profondità a volte impensabile negli spazi dei media tradizionali.

 UN NUOVO MODELLO: DI NICCHIA E A PAGAMENTO 

Il desiderio di leggere contenuti più curati, precisi e accurati su un tema specifico, unitamente all’ennesimo colpo inferto al mondo dell’editoria dal covid, ha visto proliferare newsletter (o parti di newsletter) fruibili solo a pagamento alle quali le nicchie cui sono dedicate hanno reagito con inatteso entusiasmo. Avete presente il boom di Substack? Se la risposta è no, vi rimandiamo a questo interessante articolo del Post, che lo riassume perfettamente.

In eos comunica siamo grandi fan del prodotto newsletter, soprattutto di quelle di approfondimento e attualità. Ecco la nostra top ten. Alcune di queste prevedono dei contenuti extra a pagamento, o chiedono dei finanziamenti spontanei da parte dei lettori.

Piccolo disclaimer: non sono in ordine di preferenza.  Buona lettura!

  1. CHARLIE: quali sono le tendenze, le cattive abitudini o gli esempi virtuosi del giornalismo, italiano o internazionale? È a cura della redazione del Post che ne produce tante altre, tutte interessanti. Le trovate qui.
  2. ROBA DA FEMMINE : questa newsletter affronta il tema della diversità di genere in modo non convenzionale, raccontando la quotidianità di una donna per parlare di tutte le donne. E’ a cura della giornalista Maria Cafagna.
  3. IL COLORE VERDE: Dedicata a temi come cambiamento climatico, ambientalismo, biodiversità e sostenibilità a cura del giornalista della Stampa Nicolas Lozito.
  4. MARKET REPORT: una delle newsletter di Milano Finanza per gli appassionati dei mercati finanziari: da come hanno chiuso le borse di tutto il mondo e cosa aspettarsi dalle prossime sedute, tutto in un click.
  5. LA SPADA NELLA ROCCIAla newsletter dedicata a tutto quello che succede in Europa, attraverso il racconto dei suoi leader e dei Paesi che la compongono. La firma la giornalista Luciana Grosso.
  6. LA MODA, IL SABATO MATTINA: costumi, tendenze, economia, libri da leggere,  account da seguire e posizioni di lavoro aperte nel mondo della moda. A cura della giornalista Federica Salto.
  7. SERIAL A COLAZIONE: appassionati di serie tv, film, libri sui media e altre cose pop.. In questa newsletter trovate news e consigli utili, ‘tutto mischiato nel latte’, come spiega Paolo Armelli, che la cura. 
  8. FRAB’S MAGAZINE AND MORE: prende il nome dall’omonimo portale specializzato nella vendita di riviste indipendenti e da collezione, solitamente difficili da trovare in Italia.
  9. COMMON SENSE BY BARI WEISS: uno spazio di idee, storie e dibattiti su costume, cultura e cronaca, americani ma non solo. La firma Bari Weiss, ex giornalista del New York Times dimessasi dal quotidiano in polemica con il giornalismo dei media tradizionali.
  10. RUMORS EXTRA by Repower:  bonus track ‘di parte’ è la newsletter che realizziamo per Repower, per rivivere temi e ospiti della II stagione del podcast ‘Rumors d’Ambiente’, con curiosità, storie e approfondimenti sul futuro della sostenibilità. Potete scoprirla e iscrivervi qui.
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Comunicare l’impresa che si quota

Comunicare l’impresa che si quota

Tra i servizi che eos comunica ha recentemente implementato c’è anche quello di supportare la comunicazione delle aziende durante la delicata fase di IPO (Initial Public Offering), l’offerta pubblica dei titoli azionari che la società colloca, per la prima volta, sul mercato borsistico offrendoli al pubblico degli investitori.

Perché è importante comunicare bene durante questo processo di quotazione?

Attraverso le attività di comunicazione l’azienda trasmette il suo valore al mercato e agli investitori, che potranno decidere se comprare le azioni offerte in IPO concorrendo a definirne il prezzo sul mercato borsistico. C’è una forte correlazione tra la comunicazione e il prezzo che viene attribuito al titolo nella fase finale del processo: più efficacemente l’azienda riesce a trasmettere all’esterno tutte le informazioni utili per la corretta percezione dell’impresa e della sua capacità di creare valore nel tempo, e più alto sarà il range valutativo.

Oltre alle variabili economico-finanziarie che misurano la performance storica e prospettica d’impresa, ci sono variabili non finanziarie, le cosiddette “intangible asset”, che permettono di valorizzare fattori come il management, il brand, l’innovazione, la strategia e il posizionamento competitivo.

Infine, comunicare in modo corretto nel contesto di un mercato regolamentato – dove vigono norme stringenti anche per la comunicazione – mette l’azienda al riparo da rischi sanzionatori o di reputazione.

Le fasi che portano un’impresa in Borsa dipendono dal mercato sul quale decide di quotarsi.

I MERCATI DI BORSA ITALIANA

  • L’Euronext Milan

Il mercato principale di Borsa Italiana, Euronext Milan, si rivolge principalmente a imprese di media e grande capitalizzazione che intendono attrarre risorse per finanziarie un progetto di crescita. Si tratta di un mercato regolamentato, sottoposto a requisiti stringenti e allineati agli standard internazionali in grado di attrarre investitori istituzionali, professionali ed il risparmio pubblico.

  • Euronext Growth Milan

L’Euronext Growth Milan è invece il mercato dedicato alle Pmi dinamiche e competitive che offre un percorso più rapido e flessibile grazie ad un approccio regolamentare più snello. L’appropriatezza della società è demandata all’EGA (Euronext Growth Advisor), che può essere una banca d’affari, un intermediario o una società riconosciuta da Borsa Italiana, e che si fa garante nei confronti del mercato della sussistenza in capo all’emittente.

La principale differenza tra i due mercati è quindi l’istruttoria di Borsa Italiana e il nulla osta da parte di Consob, necessari solo per il mercato EuroNext e non per il Growth.

Per maggiori informazioni su tutte le fasi di una quotazione in Borsa vi rimandiamo al sito di

Borsa Italiana – Il processo di quotazione

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Nel futuro di Spotify sempre più podcast e audiolibri

Nel futuro di Spotify sempre più podcast e audiolibri

1 miliardo di utenti e 50 milioni di creator entro il 2030: Spotify pensa in grande e punta su podcast e audiolibri per crescere ancora di più.

Daniel Ek, fondatore con Martin Lorentzon, della piattaforma di streaming musicale quotata dal 2018 alla Borsa di New York, non nasconde le sue ambizioni durante il secondo Investor Day tenutosi la settimana scorsa: l’orizzonte di medio lungo periodo dell’azienda non riguarderà più solo la musica, anzi. L’obiettivo è ampliare l’offerta e l’esperienza di ascolto dei suoi utenti attraverso un imponente investimento nel settore degli audiolibri e dei podcast.

I NUMERI

Proprio i numeri relativi alla fruizione dei podcast sulla piattaforma sono davvero impressionanti:

  • 200 milioni di euro: sono i ricavi che l’attività di podcasting ha generato nel 2021, registrando un + 300% rispetto al 2020
  • oltre 125 milioni: sono gli utenti che hanno ascoltato un podcast solo nel primo trimestre del 2022.
  • 4 milioni: il totale dei podcast presenti sulla piattaforma. Nel 2019 erano solo 500mila!

LE PAROLE CHIAVE

Innovazione e crescita sono le parole chiave di una roadmap che punta a fare di Spotify, la piattaforma ideale per i creator di tutto il mondo.

“Stiamo accelerando il nostro percorso di crescita per diventare una piattaforma in grado di intrattenere, ispirare ed educare più di un miliardo di utenti in tutto il mondo e, proprio come piattaforma per creator, forniremo l’infrastruttura e le risorse che consentiranno a 50 milioni di artisti e creator di crescere e gestire al meglio le proprie attività e progetti, monetizzare il proprio lavoro e promuoverlo efficacemente”, ha dichiarato Daniel Ek.

NON SOLO PODCAST MA ANCHE AUDIOLIBRI.

Che Spotify fosse interessata al mercato degli audiolibri, sia come distributore che come editore, era risultato evidente lo scorso novembre quando aveva annunciato l’acquisizione di Findaway, società leader globale nella distribuzione di audiolibri digitali e che si occupa anche di connettere gli autori agli interpreti.

‘Con questa acquisizione – aveva dichiarato Nir Zicherman, capo della sezione audiolibri di Spotify, – saremo in grado di accelerare l’aggiunta di un catalogo di audiolibri sulla piattaforma in modo che gli utenti possano effettivamente ottenere tutti i contenuti audio che vogliono su una sola piattaforma’.

L’ingresso, più prepotente di Spotifty nel mercato degli audiolibri, potrebbe generare un interessante scontro tra titani se, come riportato dall’Economist e poi rilanciato su numerosi altri siti di informazione a inizio anno, anche Apple sarebbe pronta a lanciare un servizio di audiolibri entro il 2022.

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Fare shopping on line è davvero sostenibile?

Fare shopping on line è davvero sostenibile?

Fare shopping on line è davvero sostenibile? Se l’è chiesto Quantis, società leader per la consulenza ambientale e nostro cliente, che ha recentemente pubblicato la ricerca “Sostenibilità: aggiungi al carrello. E-commerce nel settore fashion in Italia: buone prassi di sostenibilità nel contesto omnicanale’.

L’indagine, come suggerisce il titolo, riguarda un settore specifico, quello del fashion, e analizza le emissioni di gas serra generate da un ordine di acquisto e-commerce di prodotti di abbigliamento, calzature o accessori moda, che preveda una spedizione di consegna al cliente. Paese di origine e destinazione della spedizione: l’Italia.

COSA È EMERSO:

  • Il packaging di consegna determina il 75% delle emissioni di gas serra
  • La logistica di spedizione e consegna contribuisce per il 15% delle emissioni
  • L’atto dell’acquisto, cioè la ricerca del prodotto su siti web e-commerce e il completamento dell’acquisto da parte del consumatore, genera invece il 7% delle emissioni

Ora, sappiamo tutti che fare shopping on line è un’attività che ci rilassa, ci gratifica, ci mette di buon umore o, a volte, ci può dare qualche piccola consolazione in una giornata no: ma cosa possiamo fare per ridurne gli impatti sull’ambiente?

ECCO IL DECALOGO DELINEATO DA QUANTIS:

  1. Investire in sistemi di packaging riutilizzabili
  2. Alleggerire il packaging
  3. Investire in sistemi di packaging con materiali 100% riciclati
  4. Privilegiare veicoli elettrici per spedizione e consegna last mile
  5. Alimentare i fulfillment center con energia rinnovabile
  6. Consegnare last mile con cargo bike
  7. Ottimizzare le dimensioni dei contenuti e degli elementi del sito web
  8. Incentivare modalità di consegna alternative più efficienti
  9. Ridurre il numero dei resi
  10. Promuovere la scelta di tempi di consegna più sostenibili

COSA POSSIAMO ASSOLUTAMENTE EVITARE?

Le spedizioni transfrontaliere per via aerea: in questo caso il 73% delle emissioni per ordine di acquisto riguardano proprio l’atto fisico della movimentazione della merce fino a casa nostra.

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Barriere di genere: ne parliamo questo weekend al 12.mo WeWorld Festival

Barriere di genere: ne parliamo questo weekend al 12.mo WeWorld Festival

Torna anche quest’anno il WeWorld Festival, l’evento sulla condizione delle donne in Italia e nel mondo organizzato da WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 25 Paesi per la quale seguiamo l’ufficio stampa.

Ecco quello che c’è da sapere sulla tre giorni di talk, dibattiti, performance, mostre e proiezioni che abbiamo, in parte, collaborato ad organizaare.

  • Dove e Quando: BASE Milano, 20, 21 e 22 maggio
  • Tema: “Barriere di genere: fisiche, culturali, sociali e psicologiche”.

Dalle barriere legate ai ruoli genitoriali (“mammi” o papà?), alle barriere nella lingua e nella cultura; dal modo in cui possiamo parlare di queste barriere ai bambini e alle bambine, ai progetti per rendere le nostre città più a misura di donna; fino ai social, uno strumento per combattere le barriere o per crearne di nuove? Dai soffitti di cristallo in politica e sul lavoro, al femminismo ambientalista.

GLI OSPITI:

La cantautrice Francesca Michielin, la sociolinguista Vera Gheno; le blogger di “MammadiMerda” (Sarah Malnerich e Francesca Fiore), l’imprenditrice digitale e attivista Veronica @spora Benini, l’autore femminista Jude Ellison Sady Doyle, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari; il comico e content creator Pierluca Mariti (“piuttosto_che”), la scrittrice e influencer Fiore Manni, le attrici Debora Villa, Teresa Cinque e Antonella Questa, il “filosofo femminista” Lorenzo Gasparrini, la giornalista Corinna de Cesare, la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra, la drag queen e attivista per i diritti LGBTQIA+ Cristina Prenestina,  il medico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’influencer e antropologa del corpo Giulia Paganelli (“evastaizitta”), l’economista femminista Azzurra Rinaldi, la giornalista del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini, l’architetta Florencia Andreola, curatrice del progetto “Sex& the City”, l’influencer Karen Ricci, la consulente politica e autrice TV Maria Cafagna. E molti altri.

3 MOMENTI DA NON PERDERE:

“Come glielo spiego? – Le barriere di genere raccontate a3 bambin3”: si confrontano sul tema la scrittrice e influencer Fiore Manni, Monica Martinelli, fondatrice di settenove, casa editrice per prevenire la violenza di genere, e la drag queen e attivista LGBTQIA+ Cristina Prenestina, che ha portato in Italia “Drag Queen Story Hour” (progetto nato a San Francisco per educare i bambini a diversità e inclusione grazie a favole narrate da una Drag Queen). L’incontro, moderato da Rita Balestriero di D-La Repubblica, si chiuderà con una lettura/performance di Cristina Prenestina: una fiaba LGBTQIA+ per adulti e bambini.

 

“Social network e stereotipi – Una storia di amore e odio” La riflessione sulle barriere di genere non poteva prescindere dai grandi protagonisti del nostro tempo, i social network. Ne parlano insieme: Pierluca Mariti (IG: “piuttosto_che”), il medico e divilgatore scientifico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli  (“Eva Stai Zitta”), l’influencer Karen Ricci, moderat3 da Maria Cafagna, consulente politica e autrice TV.

 

 

 

“Schwa, asterischi e altri dilemmi”: la sociolinguista Vera Gheno, la giornalista Jennifer Guerra e l’autore femminista americano Jude Ellison Sady Doyle, in collegamento dagli Usa, moderati dalla filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari a confronto sulle barriere di genere nella lingua e nella cultura, argomento molto discusso negli ultimi anni.

 

 

 

 

LA MOSTRA:

Così Vicine, Così Lontane. Le Storie di WeWorld’ a cura della photoeditor di Io Donna Renata Ferri, una rilettura di genere dei reportage fotografici realizzati post Covid sui progetti di WeWorld dai fotografi Arianna Arcara (Italia), Davide Bertuccio (Benin), Giovanni Diffidenti (Ucraina), Milchele Lapini (italia e Moldavia), Pietro LoCasto (Italia), Maurizio Galimberti (Italia), Claudio Majorana (Italia), Camilla Miliani (Mozambico), Vincenzo Montefinese (Italia), Rocco Rorandelli (italia), Francesca Volpi (Libano).  Con un allestimento scenografico e immersivo le potenti immagini selezionate sapientemente da Renata Ferri raccontano le periferie del Mondo e restituiscono voce a chi non ce l’ha. All’inaugurazione, il 20 maggio sarà presente anche il sindaco di Milano Beppe Sala.

Tutte le info e il programma per intero: lo trovate qui

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Al MiCo per il 12.mo Salone del Risparmio: la nostra cronaca

Al MiCo per il 12.mo Salone del Risparmio: la nostra cronaca

Si è chiusa ieri al MiCo di Milano, la 12.ma edizione del Salone del Risparmio, l’appuntamento di riferimento per il mondo del risparmio gestito, il momento atteso dagli operatori del settore per fare il punto sui temi più caldi, le sfide del settore, i manifesti programmatici e gli obiettivi futuri.

Noi di eos comunica siamo a bordo della manifestazione di Assogestioni da ormai 11 anni: durante i quali abbiamo seguito l’evento di punta dell’associazione italiana del risparmio gestito, sia per le attività di ufficio stampa che per quelle relative ai contenuti e ai social network.

L’edizione di quest’anno dal titolo ‘Umano, responsabile, digitale’, è stata la prima del neo eletto Presidente Assogestioni Carlo Trabattoni, che nel suo discorso d’apertura ha lanciato un messaggio di fiducia sullo stato di salute del risparmio gestito che “non è mai stato così forte con oltre 2500 miliardi di masse alla fine del 2021”, indicando i pillar fondamentali per le azioni future dell’industria del gestito: mettere al centro l’attenzione verso il cliente retail, lo snellimento normativo e l’alleggerimento fiscale, la semplicità delle proposte di investimento e la trasparenza dell’offerta.

Protagonista della plenaria di apertura Rachel Botsman, Trust Fellow della Oxford University e il suo keynote speech sulla fiducia definita una ‘relazione con l’ignoto’. “Una reazione sbagliata è quella di focalizzarsi solo sulle nuove tecnologie senza tenere conto che il vero cambiamento sta nella centralità che ognuno pretende sia riconosciuta ai propri obiettivi di vita. Questo è il vero nodo intorno a cui lavorare per chi si occupa di sviluppare modelli di business in tutti i settori, compreso quello finanziario”.

Guarda al futuro, lo speech del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao che ha ricordato come l’innovazione buona sia quella trasparente e di lungo periodo. “Bisogna dare un concreto sostegno all’innovazione – ha dichiarato – per permettere agli operatori del settore di sviluppare nuove idee, attaccare le rendite di posizione e portare efficienza nel mercato”.

Tanti i temi trattati durante la manifestazioni come quelli, attualissimi, delle sfide rappresentate dagli investimenti ESG e della Diversity e inclusione di genere nel settore del risparmio gestito, con la ricerca che Assogestioni ha prodotto in collaborazione con Valore D.

La terza giornata, che ha visto la cerimonia dell’emissione del Francobollo dedicato all’industria del risparmio gestito, fortemente voluto da Assogestioni, si è conclusa con l’appello di Marco De Rossi, We School sul ruolo dell’educazione come ‘tecnologia sociale che permette ai cittadini di essere indipendenti’ e il bilancio soddisfatto del Presidente Assogestioni: ‘Da qui guardo ancora con più entusiasmo al mio percorso di Presidenza nel prossimo triennio, con la convinzione che le persone saranno il vero motore dello sviluppo della nostra industria e il fulcro delle nostre strategie’.

La manifestazione, che per 3 giorni ha monopolizzato l’attenzione dei media economici finanziari, chiude i battenti col numero record di 20 mila partecipanti, in presenza e in streaming .

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La nuova sede romana di Ostello Bello

Ostello Bello: nella nuova sede romana con “Deejay On The Road”.

Ostello Bello riparte con gli eventi a livello nazionale: da Milano a Roma, da Genova a Firenze e Bevagna, gli Ostelli saranno coinvolti in un ricco calendario di appuntamenti gratuiti e aperti a tutti che spaziano dalla musica, alla presentazione di libri, passando per serate di confronto su temi di attualità, fino ai grandi classici di Ostello Bello come le serate di Karaoke e la stand-up comedy.

Dopo l’appuntamento milanese del 28 aprile con lo scrittore Paolo Cognetti, la seconda data di “Deejay on the road”,  il tour itinerante di Radio Deejay alla ricerca dei viaggiatori più estremi e non convenzionali, fa tappa a Roma sabato 14 maggio nella neonata sede di Ostello Bello a ridosso del Colosseo: 152 posti letto sviluppati su 5 piani, con un bar con dehor, una sala lounge per rilassarsi e un grande terrazzo all’ultimo piano da cui godere l’immensità della città Eterna.

L’ospite di Francesco Frank Lotta, volto di Deejay on the road, sarà Omar Di Felice, ciclista del freddo e campione di ultracycling che nel 2018 ha compiuto la traversata del Canada Artico pedalando per circa 1300 km sulla Arctic Highway dopo aver raggiunto Capo Nord e aver attraversato l’Islanda durante l’inverno.

“Siamo in una fase di grande vitalità: la ripresa degli eventi dal vivo è molto importante per Ostello Bello, perché rappresenta una parte fondamentale del modo di viaggiare che vogliamo sia far vivere ai nostri ospiti sia raccontare a chi ci viene a trovare” commenta Carlo dalla Chiesa, Amministratore Delegato di Ostello Bello. “La ripartenza in tre città-chiave come Genova, Firenze e Roma è trainata anche dalle comunità di persone che trascorrono le loro serate nei nostri ostelli e che siamo felici di poter ospitare nuovamente. Da sempre Ostello Bello ha nel suo DNA la voglia di regalare alle persone occasioni di divertimento per stare insieme e conoscere le città in cui stanno viaggiando o si trovano anche attraverso il dialogo con personaggi che sposano la nostra filosofia di viaggio, come gli ospiti previsti dal palinsesto di Deejay on the Road a cui va il ringraziamento della famiglia Ostello Bello per essere ancora con noi”.

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Milano Beauty Week con Quantis

Milano Beauty Week: con Quantis per parlare di una cosmetica più sostenibile.

Ha debuttato questa settimana sul palcoscenico milanese con un fitto calendario di incontri, convegni e attività esperienziali, animando le vie, le piazze e gli spazi commerciali della città: parliamo della Milano beauty week, la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, nata da un’idea di Cosmetica Italia in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence che si chiuderà domenica 8 maggio.

Tra gli appuntamenti in calendario l’incontro dal titolo La Bellezza come progetto sostenibile’, organizzato dal nostro cliente Quantis, società leader nella consulenza ambientale, e dedicato all’attenzione verso la sostenibilità e le abitudini di acquisto dei consumatori e alle best practice dell’industria cosmetica, necessarie per garantire un futuro più sostenibile al settore.

Moderato dal Cosmetics Lead Italy di Quantis Alessandro Strada, l’incontro ha visto la partecipazione di Simone Pedrazzini, Direttore di Quantis Italia, Silvia Lazzaris Autrice di Will Media e Michele Superchi, VP Beautystreams.

I giovanissimi – ha spiegato Lazzaris, Will Media – sono in preda ad una sorta di eco-ansia,  scendono nelle piazze, vogliono cambiare le cose e chiedono alle aziende che si faccia di più. Hanno meno pazienza e più urgenza delle generazioni passate di voler impattare, meno e meglio sull’ambiente, attraverso le loro scelte di consumo”.

E le aziende? ‘La cosmetica ha un impatto devastante sull’ambiente: dal packaging allo sfruttamento di risorse e persone’, ha sottolineato Michele Superchi, VP Beautystreams. Come rimediare? Attraverso la ricerca del giusto equilibrio di 3P: Persone, Pianeta, Profitto e la scelta di progetti di rigenerazione sistemica. Dal covid in poi si è sempre più attenti alleticità dei prodotti, lattenzione si è spostata progressivamente dal tema fatto in’ a quello del fatto da, sottolineando limportanza del valore delle persone dietro i prodotti, così come del ripristino di una filiera sostenibile, basti pensare al boom recente delle certificazioni come quello delle B Corp’.

Analizzare, pianificare e trasformare: secondo Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia, sono queste le tre fasi fondamentali per le aziende che vogliono  seguire un approccio, concreto e fattivo, alla sostenibilità.

Nel settore della cosmetica è sempre più importante fare sistema, chiude Pedrazzini. Un esempio recentissimo e concreto è  l’EcoBeautyScore Consortium, di cui Unilever è founder e Quantis partner tecnico.

Si tratta di uniniziativa di portata globale, tra le prime del genere, che coinvolge oggi quasi 40 aziende e associazioni di 4 continenti, con l’obiettivo di sviluppare una metodologia di valutazione dell’impatto ambientale comune e armonizzata, e un sistema di scoring per i prodotti cosmetici, a partire dall’assunto del ruolo centrale dei consumatori ed il loro potere di influenza sui Brand cosmetici.

È aperto a tutte le realtà del mondo Beauty e contribuirà a rispondere alla crescente richiesta del mercato di una maggiore trasparenza nella valutazione e nella comunicazione dell’impatto ambientale dei prodotti cosmetici, con riferimento a formula, packaging e fase duso.

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EARTH DAY: un giorno per celebrarla, tutti gli altri per rispettarla

EARTH DAY: un giorno per celebrarla, tutti gli altri per rispettarla.

Si festeggia oggi l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra: ecco cosa c’è da sapere sulla manifestazione per molti considerata il più grande evento ambientalista del pianeta.

  • L’Earth Day nasce come movimento universitario il 22 aprile 1970 grazie alla mobilitazione del senatore ambientalista Gaylord Nelson: quel giorno per la prima volta 20 milioni di cittadini manifestarono in tutti gli Stati Uniti per sollevare l’attenzione su temi, che ahinoi oggi, non abbiamo ancora risolto come l’inquinamento da combustibili fossili, la deforestazione, l’estinzione della fauna selvatica
  • Ad oggi si celebra in circa 192 Paesi del mondo per un totale di oltre 1 miliardo di persone coinvolte, in un fittissimo calendario di eventi consultabile qui
  • Il tema di questa edizione, la 52.ma, è #InvestInOurPlanet e vuole concentrarsi sull’accelerazione delle soluzioni per combattere il cambiamento climatico, e per attivare tutti – governi, cittadini e imprese – a fare la propria parte.

Cosa possiamo fare noi per contribuire a tutelare il pianeta che abbiamo la fortuna di abitare? In eos comunica siamo molto sensibili al tema della tutela ambientale e della sostenibilità, non solo perché la comunichiamo, ma anche perché cerchiamo nel quotidiano di praticarla, conoscerla e riconoscerla. Da dove partire? Informandoci! Siamo circondati da storie straordinarie e spunti di riflessione che possiamo fare ogni giorno. Sarebbe già tanto! Ecco 5 suggerimenti di approfondimento targati eos comunica:

 

Proprio negli anni in cui il senatore Nelson, con il supporto di Robert Kennedy, organizzava una serie di conferenze itineranti negli Stati Uniti sul tema della tutela ambientale, usciva il bestseller di Rachel CarsonPrimavera silenziosa”, considerato uno dei libri più importanti del XX secolo e l’atto di nascita dell’ambientalismo moderno. Alla storia di Carson pioniera dell’idea contemporanea di sostenibilità e straordinaria divulgatrice, abbiamo dedicato una puntata del podcast di Repower, Rumors d’ambiente: ascoltala qui

 

 

Sapete cos’è l’Antropocene? Parliamo dell’era geologica nella quale ci troviamo tutt’ora e nella quale l’uomo ha portato il pianeta, in modo del tutto scellerato, oltre i suoi limiti naturali. All’impatto dell’umanità sulla Terra è dedicato il documentario ‘Antropocene – L’epoca umana’, lo trovate su Rai Play, e conduce il pubblico in un viaggio terrificante ma diremmo necessario attraverso i peggiori disastri ambientali del mondo, tra i quali quello italianissimo della devastazione delle Alpi Apuane per l’estrazione intensiva del marmo.

Il cambiamento climatico è già realtà: dalla Louisiana che sta sprofondando nel Golfo del Messico, alle Maldive che rischiano di scomparire, fino a Venezia, il giornalista Fabio Deotto in “L’altro mondo” (Bompiani) ci porta in viaggio nei luoghi simbolo dell’emergenza climatica e nelle nostre distorsioni cognitive, che non ci fanno percepire ciò che sta succedendo.

 

 

 

 

Sapete cos’è la Science Based Target Initiative? E la differenza tra Climate Neutrality e Net Zero? Ecco le 10 parole cruciali per il futuro del mondo che tutti dovremmo conoscere secondo gli esperti di Quantis.

 

 

E’ possibile fare educazione e informazione su temi come sostenibilità e cambiamento climatico sui social network senza sfociare nella banalità? La risposta è sì: da Cristina Cotorobai, in arte @cotoncri, a @ruggerorollini, dall’esploratore Alex Bellini a Camilla Mendini (@carotilla) FLU PLUS, suite integrata di influencer marketing, ha censito e individuato i primi 10 green influencer italiani classificati. Scoprite qui la classifica.

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