Nel futuro di Spotify sempre più podcast e audiolibri
1 miliardo di utenti e 50 milioni di creator entro il 2030: Spotify pensa in grande e punta su podcast e audiolibri per crescere ancora di più.
Daniel Ek, fondatore con Martin Lorentzon, della piattaforma di streaming musicale quotata dal 2018 alla Borsa di New York, non nasconde le sue ambizioni durante il secondo Investor Day tenutosi la settimana scorsa: l’orizzonte di medio lungo periodo dell’azienda non riguarderà più solo la musica, anzi. L’obiettivo è ampliare l’offerta e l’esperienza di ascolto dei suoi utenti attraverso un imponente investimento nel settore degli audiolibri e dei podcast.
I NUMERI
Proprio i numeri relativi alla fruizione dei podcast sulla piattaforma sono davvero impressionanti:
- 200 milioni di euro: sono i ricavi che l’attività di podcasting ha generato nel 2021, registrando un + 300% rispetto al 2020
- oltre 125 milioni: sono gli utenti che hanno ascoltato un podcast solo nel primo trimestre del 2022.
- 4 milioni: il totale dei podcast presenti sulla piattaforma. Nel 2019 erano solo 500mila!
LE PAROLE CHIAVE
Innovazione e crescita sono le parole chiave di una roadmap che punta a fare di Spotify, la piattaforma ideale per i creator di tutto il mondo.
“Stiamo accelerando il nostro percorso di crescita per diventare una piattaforma in grado di intrattenere, ispirare ed educare più di un miliardo di utenti in tutto il mondo e, proprio come piattaforma per creator, forniremo l’infrastruttura e le risorse che consentiranno a 50 milioni di artisti e creator di crescere e gestire al meglio le proprie attività e progetti, monetizzare il proprio lavoro e promuoverlo efficacemente”, ha dichiarato Daniel Ek.
NON SOLO PODCAST MA ANCHE AUDIOLIBRI.
Che Spotify fosse interessata al mercato degli audiolibri, sia come distributore che come editore, era risultato evidente lo scorso novembre quando aveva annunciato l’acquisizione di Findaway, società leader globale nella distribuzione di audiolibri digitali e che si occupa anche di connettere gli autori agli interpreti.
‘Con questa acquisizione – aveva dichiarato Nir Zicherman, capo della sezione audiolibri di Spotify, – saremo in grado di accelerare l’aggiunta di un catalogo di audiolibri sulla piattaforma in modo che gli utenti possano effettivamente ottenere tutti i contenuti audio che vogliono su una sola piattaforma’.
L’ingresso, più prepotente di Spotifty nel mercato degli audiolibri, potrebbe generare un interessante scontro tra titani se, come riportato dall’Economist e poi rilanciato su numerosi altri siti di informazione a inizio anno, anche Apple sarebbe pronta a lanciare un servizio di audiolibri entro il 2022.
Customer Experience per lo shopping in store. M-Cube per Dolce&Gabbana
A parità di prodotto, è quello che fa la differenza. Di cosa parliamo? Di customer experience.
La Customer experience, tradotta in parole semplici, si può riassumere come l’insieme di tutte le strategie, processi, assistenze ed esperienze che rendono memorabile lo shopping fisicamente e on line. Ma e-commerce e digitale hanno cambiato i modelli di business dei retailer italiani, accelerati anche dall’emergenza sanitaria.
Secondo il Politecnico di Milano nel 2021, infatti, il valore degli acquisti online in Italia ha raggiunto i 30,5 miliardi di euro, con una crescita del +18% rispetto all’anno precedente. Ma se l’acquisto comodamente da casa ha i suoi vantaggi i clienti hanno anche voglia di tornare nei negozio, a patto che l’esperienza sia memorabile: la consumer experience è in continua evoluzione e i punti vendita si sono dovuti necessariamente adattare, dialogando con i consumatori in maniera completamente nuova.
Digital mirror, smart table e i diversi touch point digitali che troviamo oggi negli store sono dispositivi evoluti, connessi e comunicanti che permettono allo store stesso di approfondire le richieste dei consumatori in tempo reale.
È con questo approccio che M-Cube, l’azienda italiana leader nelle soluzioni di In-Store Digital Engagement per la quale curiamo da anni le relazioni con la stampa, ha collaborato alla realizzazione dell’immersive room di una delle due prime boutique d’arredamento milanesi di Dolce&Gabbana aperte in Corso Venezia 7 e in Via Durini 23.
L’immersive room dello store di Corso Venezia 7 ripropone i quattro temi iconici cari alla casa di moda: Leopardo, Carretto siciliano, Zebra e Blu Mediterraneo.
Il consumatore, con un’innovativa esperienza sensoriale, ha la possibilità di immergersi nel mondo e nei valori di Dolce&Gabbana grazie a immagini animate, video emozionali, interattività, con un mix surreale di ambientazioni e caratteristiche visive ispirate alle collezioni moda D&G.
Una custumer experience totalizzante, quindi, resa possibile anche dal sistema audio Dolby e dalle dimensioni della sala, che si compone di due ambienti molto ampi: 2,5m x 3,75m il primo, mentre 3m x 3,75m il secondo, entrambi con un’altezza di 2.5m, per un totale di ben 71,875 mq di LED installato.
‘Il digitale è sempre più centrale per soddisfare le nuove esigenze di consumo e supportare i retailer nel miglioramento dei propri processi interni – commenta Leonardo Comelli, Business Director di M-Cube – Non a caso, oggi, l’integrazione tra online e offline è imprescindibile per elevare, e rendere ancora più centrale, il concetto di custumer experience. In tal senso, quindi, gli store sono sempre più luoghi dove le emozioni devono trovare piena espressione’.
Fare shopping on line è davvero sostenibile?
Fare shopping on line è davvero sostenibile? Se l’è chiesto Quantis, società leader per la consulenza ambientale e nostro cliente, che ha recentemente pubblicato la ricerca “Sostenibilità: aggiungi al carrello. E-commerce nel settore fashion in Italia: buone prassi di sostenibilità nel contesto omnicanale’.
L’indagine, come suggerisce il titolo, riguarda un settore specifico, quello del fashion, e analizza le emissioni di gas serra generate da un ordine di acquisto e-commerce di prodotti di abbigliamento, calzature o accessori moda, che preveda una spedizione di consegna al cliente. Paese di origine e destinazione della spedizione: l’Italia.
COSA È EMERSO:
- Il packaging di consegna determina il 75% delle emissioni di gas serra
- La logistica di spedizione e consegna contribuisce per il 15% delle emissioni
- L’atto dell’acquisto, cioè la ricerca del prodotto su siti web e-commerce e il completamento dell’acquisto da parte del consumatore, genera invece il 7% delle emissioni
Ora, sappiamo tutti che fare shopping on line è un’attività che ci rilassa, ci gratifica, ci mette di buon umore o, a volte, ci può dare qualche piccola consolazione in una giornata no: ma cosa possiamo fare per ridurne gli impatti sull’ambiente?
ECCO IL DECALOGO DELINEATO DA QUANTIS:
- Investire in sistemi di packaging riutilizzabili
- Alleggerire il packaging
- Investire in sistemi di packaging con materiali 100% riciclati
- Privilegiare veicoli elettrici per spedizione e consegna last mile
- Alimentare i fulfillment center con energia rinnovabile
- Consegnare last mile con cargo bike
- Ottimizzare le dimensioni dei contenuti e degli elementi del sito web
- Incentivare modalità di consegna alternative più efficienti
- Ridurre il numero dei resi
- Promuovere la scelta di tempi di consegna più sostenibili
COSA POSSIAMO ASSOLUTAMENTE EVITARE?
Le spedizioni transfrontaliere per via aerea: in questo caso il 73% delle emissioni per ordine di acquisto riguardano proprio l’atto fisico della movimentazione della merce fino a casa nostra.
Ostello Bello: nella nuova sede romana con “Deejay On The Road”.
Ostello Bello riparte con gli eventi a livello nazionale: da Milano a Roma, da Genova a Firenze e Bevagna, gli Ostelli saranno coinvolti in un ricco calendario di appuntamenti gratuiti e aperti a tutti che spaziano dalla musica, alla presentazione di libri, passando per serate di confronto su temi di attualità, fino ai grandi classici di Ostello Bello come le serate di Karaoke e la stand-up comedy.
Dopo l’appuntamento milanese del 28 aprile con lo scrittore Paolo Cognetti, la seconda data di “Deejay on the road”, il tour itinerante di Radio Deejay alla ricerca dei viaggiatori più estremi e non convenzionali, fa tappa a Roma sabato 14 maggio nella neonata sede di Ostello Bello a ridosso del Colosseo: 152 posti letto sviluppati su 5 piani, con un bar con dehor, una sala lounge per rilassarsi e un grande terrazzo all’ultimo piano da cui godere l’immensità della città Eterna.
L’ospite di Francesco Frank Lotta, volto di Deejay on the road, sarà Omar Di Felice, ciclista del freddo e campione di ultracycling che nel 2018 ha compiuto la traversata del Canada Artico pedalando per circa 1300 km sulla Arctic Highway dopo aver raggiunto Capo Nord e aver attraversato l’Islanda durante l’inverno.
“Siamo in una fase di grande vitalità: la ripresa degli eventi dal vivo è molto importante per Ostello Bello, perché rappresenta una parte fondamentale del modo di viaggiare che vogliamo sia far vivere ai nostri ospiti sia raccontare a chi ci viene a trovare” commenta Carlo dalla Chiesa, Amministratore Delegato di Ostello Bello. “La ripartenza in tre città-chiave come Genova, Firenze e Roma è trainata anche dalle comunità di persone che trascorrono le loro serate nei nostri ostelli e che siamo felici di poter ospitare nuovamente. Da sempre Ostello Bello ha nel suo DNA la voglia di regalare alle persone occasioni di divertimento per stare insieme e conoscere le città in cui stanno viaggiando o si trovano anche attraverso il dialogo con personaggi che sposano la nostra filosofia di viaggio, come gli ospiti previsti dal palinsesto di Deejay on the Road a cui va il ringraziamento della famiglia Ostello Bello per essere ancora con noi”.
Milano Beauty Week: con Quantis per parlare di una cosmetica più sostenibile.
Ha debuttato questa settimana sul palcoscenico milanese con un fitto calendario di incontri, convegni e attività esperienziali, animando le vie, le piazze e gli spazi commerciali della città: parliamo della Milano beauty week, la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, nata da un’idea di Cosmetica Italia in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence che si chiuderà domenica 8 maggio.
Tra gli appuntamenti in calendario l’incontro dal titolo “La Bellezza come progetto sostenibile’, organizzato dal nostro cliente Quantis, società leader nella consulenza ambientale, e dedicato all’attenzione verso la sostenibilità e le abitudini di acquisto dei consumatori e alle best practice dell’industria cosmetica, necessarie per garantire un futuro più sostenibile al settore.
Moderato dal Cosmetics Lead Italy di Quantis Alessandro Strada, l’incontro ha visto la partecipazione di Simone Pedrazzini, Direttore di Quantis Italia, Silvia Lazzaris Autrice di Will Media e Michele Superchi, VP Beautystreams.
“ I giovanissimi – ha spiegato Lazzaris, Will Media – sono in preda ad una sorta di eco-ansia, scendono nelle piazze, vogliono cambiare le cose e chiedono alle aziende che si faccia di più. Hanno meno pazienza e più urgenza delle generazioni passate di voler impattare, meno e meglio sull’ambiente, attraverso le loro scelte di consumo”.
E le aziende? ‘La cosmetica ha un impatto devastante sull’ambiente: dal packaging allo sfruttamento di risorse e persone’, ha sottolineato Michele Superchi, VP Beautystreams. Come rimediare? Attraverso la ricerca del giusto equilibrio di 3P: Persone, Pianeta, Profitto e la scelta di progetti di rigenerazione sistemica. ‘Dal covid in poi si è sempre più attenti all’eticità dei prodotti, l’attenzione si è spostata progressivamente dal tema ‘fatto in’ a quello del ‘fatto da’, sottolineando l’importanza del valore delle persone dietro i prodotti, così come del ripristino di una filiera sostenibile, basti pensare al boom recente delle certificazioni come quello delle B Corp’.
Analizzare, pianificare e trasformare: secondo Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia, sono queste le tre fasi fondamentali per le aziende che vogliono seguire un approccio, concreto e fattivo, alla sostenibilità.
‘Nel settore della cosmetica è sempre più importante fare sistema, chiude Pedrazzini. ‘Un esempio recentissimo e concreto è l’EcoBeautyScore Consortium, di cui Unilever è founder e Quantis partner tecnico’.
Si tratta di un’iniziativa di portata globale, tra le prime del genere, che coinvolge oggi quasi 40 aziende e associazioni di 4 continenti, con l’obiettivo di sviluppare una metodologia di valutazione dell’impatto ambientale comune e armonizzata, e un sistema di scoring per i prodotti cosmetici, a partire dall’assunto del ruolo centrale dei consumatori ed il loro potere di influenza sui Brand cosmetici.
È aperto a tutte le realtà del mondo Beauty e contribuirà a rispondere alla crescente richiesta del mercato di una maggiore trasparenza nella valutazione e nella comunicazione dell’impatto ambientale dei prodotti cosmetici, con riferimento a formula, packaging e fase d’uso.
EARTH DAY: un giorno per celebrarla, tutti gli altri per rispettarla.
Si festeggia oggi l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra: ecco cosa c’è da sapere sulla manifestazione per molti considerata il più grande evento ambientalista del pianeta.
- L’Earth Day nasce come movimento universitario il 22 aprile 1970 grazie alla mobilitazione del senatore ambientalista Gaylord Nelson: quel giorno per la prima volta 20 milioni di cittadini manifestarono in tutti gli Stati Uniti per sollevare l’attenzione su temi, che ahinoi oggi, non abbiamo ancora risolto come l’inquinamento da combustibili fossili, la deforestazione, l’estinzione della fauna selvatica
- Ad oggi si celebra in circa 192 Paesi del mondo per un totale di oltre 1 miliardo di persone coinvolte, in un fittissimo calendario di eventi consultabile qui
- Il tema di questa edizione, la 52.ma, è #InvestInOurPlanet e vuole concentrarsi sull’accelerazione delle soluzioni per combattere il cambiamento climatico, e per attivare tutti – governi, cittadini e imprese – a fare la propria parte.
Cosa possiamo fare noi per contribuire a tutelare il pianeta che abbiamo la fortuna di abitare? In eos comunica siamo molto sensibili al tema della tutela ambientale e della sostenibilità, non solo perché la comunichiamo, ma anche perché cerchiamo nel quotidiano di praticarla, conoscerla e riconoscerla. Da dove partire? Informandoci! Siamo circondati da storie straordinarie e spunti di riflessione che possiamo fare ogni giorno. Sarebbe già tanto! Ecco 5 suggerimenti di approfondimento targati eos comunica:
Proprio negli anni in cui il senatore Nelson, con il supporto di Robert Kennedy, organizzava una serie di conferenze itineranti negli Stati Uniti sul tema della tutela ambientale, usciva il bestseller di Rachel Carson “Primavera silenziosa”, considerato uno dei libri più importanti del XX secolo e l’atto di nascita dell’ambientalismo moderno. Alla storia di Carson pioniera dell’idea contemporanea di sostenibilità e straordinaria divulgatrice, abbiamo dedicato una puntata del podcast di Repower, Rumors d’ambiente: ascoltala qui
Sapete cos’è l’Antropocene? Parliamo dell’era geologica nella quale ci troviamo tutt’ora e nella quale l’uomo ha portato il pianeta, in modo del tutto scellerato, oltre i suoi limiti naturali. All’impatto dell’umanità sulla Terra è dedicato il documentario ‘Antropocene – L’epoca umana’, lo trovate su Rai Play, e conduce il pubblico in un viaggio terrificante ma diremmo necessario attraverso i peggiori disastri ambientali del mondo, tra i quali quello italianissimo della devastazione delle Alpi Apuane per l’estrazione intensiva del marmo.
Il cambiamento climatico è già realtà: dalla Louisiana che sta sprofondando nel Golfo del Messico, alle Maldive che rischiano di scomparire, fino a Venezia, il giornalista Fabio Deotto in “L’altro mondo” (Bompiani) ci porta in viaggio nei luoghi simbolo dell’emergenza climatica e nelle nostre distorsioni cognitive, che non ci fanno percepire ciò che sta succedendo.
Sapete cos’è la Science Based Target Initiative? E la differenza tra Climate Neutrality e Net Zero? Ecco le 10 parole cruciali per il futuro del mondo che tutti dovremmo conoscere secondo gli esperti di Quantis.
E’ possibile fare educazione e informazione su temi come sostenibilità e cambiamento climatico sui social network senza sfociare nella banalità? La risposta è sì: da Cristina Cotorobai, in arte @cotoncri, a @ruggerorollini, dall’esploratore Alex Bellini a Camilla Mendini (@carotilla) FLU PLUS, suite integrata di influencer marketing, ha censito e individuato i primi 10 green influencer italiani classificati. Scoprite qui la classifica.