fbpx

Selena Gomez: è uscito il video di Lose You To Love Me, girato solo con iPhone!

Selena Gomez: è uscito il video di Lose You To Love Me, girato solo con un iPhone!

Tempo di grandi ritorni per Selena Gomez. A quattro anni dall’uscita del suo ultimo album For You EP, oggi alle sei del mattino (ora italiana) la superstar idolo dei teenager di tutto il mondo ha annunciato su Instagram l’uscita un nuovo singolo inedito, Lose You To Love Me.

Sia il titolo della canzone, sia il nome della popstar sono già tra i maggior trend topic su Twitter, con oltre mezzo milione di post in totale (finora). Proprio in queste ore, in tantissimi si stanno chiedendo a cosa (o a chi!) sia ispirato questo nuovo brano. E pare proprio che il responso della rete sia unanime: Justin Bieber, con il quale la cantante è stata legata dal 2009 al 2018 (persino la loro coppia aveva un nome sui social: #Jelena).

View this post on Instagram

1 hour.

A post shared by Selena Gomez (@selenagomez) on

La cantante non ha affatto smentito queste voci, dichiarando come il suo singolo sia un inno alla rinascita dopo il superamento di un ostacolo della vita, come per esempio la fine di una relazione.

Tra le curiosità che rendono l’uscita di questo video ancora più sensazionale, ce n’è una dal carattere squisitamente tecnologico. Selena Gomez e Apple hanno infatti collaborato per la realizzazione del video musicale del singolo, che è stato girato interamente con un iPhone 11 Pro!

Come riporta Billboard, il video musicale è stato girato dalla regista Sophie Muller e vede una sequenza di primi piani di Selena Gomez illuminata da un riflettore. Apple ha pubblicato il cortometraggio sul suo canale YouTube, inserendolo nella campagna #ShotOniPhone dell’azienda!

Read More

Dai salotti di Porta a Porta alla bacheca di Twitter: lo scontro Renzi-Salvini prosegue sui social

Dai salotti di Porta a Porta alla bacheca di Twitter: prosegue sui social lo scontro Renzi-Salvini

Erano andati a dormire, Matteo Renzi e Matteo Salvini, esortando i telespettatori a fare lo stesso. Ma all’indomani del famigerato scontro andato in onda a Porta a Porta, i due hanno proseguito il dibattito politico in una lotta senza quartiere. No, non nel salotto di Bruno Vespa, ma sui social e in particolar modo su Twitter, dove da ore l’hashtag #MatteoVsMatteo è di tendenza con oltre cinquemila tweet sull’argomento.

Lo scontro tv tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e il segretario della Lega Matteo Salvini è stato un confronto serrato durato un’ora e mezza. Giusto il tempo di sedersi, di ascoltare i convenevoli di Bruno Vespa e poi via al duello.

Tanti i temi toccati: dalla questione migranti al nuovo sistema pensionistico Quota 100, dal Russiagate alla presunta imposta sulle merendine. Alla fine dello scontro, registrato nel pomeriggio ma andato in onda in seconda serata, entrambi hanno rivendicato la vittoria: «Chi ha assistito ha commentato “2 a 0 per Salvini e palla al centro”» ha detto il leader della Lega. «Pensa un po’: a me invece dicono che è finita come Milan-Fiorentina di quest’anno a San Siro. Lascia giudicare a chi la vedrà», è la replica di Renzi.

Si preannunciava un faccia a faccia incalzante, e così è stato, grazie alle doti comunicative dei presenti in studio. Le aspettative del pubblico, dunque, non sono state disattese, ma la maggior parte del dibattito si è focalizzato sulle figure dei due leader, opposte ma speculari.

E la cosa, sui social, non è passata inosservata. A giudicare dalle reazioni, quasi ovunque si parla di un sostanziale pareggioTanta retorica e soliti slogan: questo è il bilancio, implacabile, della rete.

Read More

Connessa, social e (molto) glamour: la Traviata del ventunesimo secolo è un’influencer che incanta Parigi

Connessa, social e (molto) glamour: La Traviata del ventunesimo secolo è un’influencer che incanta Parigi

Forse non tutti sanno che La Traviata di Giuseppe Verdi è in realtà la trasposizione teatrale di un romanzo, La Signora delle camelie, scritto da Alexandre Dumas – figlio dell’omonimo padre autore de Il Conte di Montecristo e de I tre moschettieri – nel 1848. E ancora, pochi sanno che entrambe le opere sono ispirate alla vita di una donna realmente esistita, Marie Duplessis, morta di tisi a soli ventitré anni dopo essere stata l’amante di Alexandre Dumas figlio!

La trama, per quanti non la conoscessero, è molto semplice: Violetta Valéry è una donna nota per la sua dubbia moralità, frequenta i salotti parigini, ha diversi amanti e si trova sotto la protezione di un celebre barone. Una sera conosce Alfredo Germont, un bel giovane di buona famiglia. I due ballano fino a tarda notte, fino a quando Violetta si sente poco bene – pochi sanno che in realtà è malata da tempo – e Alfredo le confessa di essere innamorato di lei. La giovane gli regala quindi una camelia e gli chiede di tornare quando sarà appassita. Ha inizio così la loro storia d’amore, romantica e passionale ma non priva di ostacoli, che si conclude con la morte di lei, stroncata dalla malattia.

E se anziché i salotti parigini dell’Ottocento Violetta frequentasse i party più esclusivi dei nostri giorni? Proprio in questi giorni La Traviata di Giuseppe Verdi riprende vita al Palais Garnier di Parigi in una nuova messa in scena a cura di Simon Stone – giovane stella del teatro europeo – che punta a dimostrare il valore senza tempo di quest’opera.

A dare voce alla celebre cortigiana è infatti, per la prima volta, una soprano sudafricana: Pretty Yende. L’artista interpreta una Violetta moderna che vive secondo le proprie regole, una donna che difende la propria libertà anche se il mondo la trova immorale.

Non solo, in questa nuova versione de La Traviata, Violetta è un’influencer, un’esperta del mondo digitale. Vive della propria immagine, delle proprie reti sociali, di internet. Sfrutta il bisogno di milioni di persone di seguire e amare un personaggio attivo sui social media, di uniformarsi a un determinato modello comportamentale.

Il regista Simon Stone si distingue dunque per un approccio molto fedele nei confronti dell’opera ma non per questo meno eccitante. La sceneggiatura potrebbe essere quella di una serie tv: tantissimi cambi di scenario, un ritmo incalzante e una lettura generazionale con tutta la gioia, la superficialità, l’ossessione per l’immagine e l’umorismo del nostro tempo.

Una Traviata atemporale, dunque, emozionante e vibrante per un pubblico (di oggi) che troverà tutto ciò che il pubblico (di ogni epoca) ha sempre amato del capolavoro di Verdi: l’ardore giovanile, la vitalità, le battute licenziose, lo scandalo, il dolore.

Read More