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Quale futuro per la mobilità elettrica? Da Repower una riflessione pre (e post) Covid-19

In questi giorni, in cui molto si parla del futuro della mobilità nella fase di graduale riapertura che ci aspetta, con il nostro supporto Repower ha divulgato alla stampa, sui social e sul magazine Homo Mobilis la quarta edizione del suo White Paper dal titolo La mobilità sostenibile e veicoli elettrici.

Il documento fa il punto sullo scenario della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo. Elaborato prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus con i numeri del 2019, il White Paper raccoglie una serie di spunti interessanti, uno fra tutti: come l’innovazione tecnologica e culturale di questo settore può rappresentare un driver essenziale per uscire prima (e meglio) dalla crisi.

La fotografia del White Paper è chiara: la mobilità elettrica continua ad avanzare a discapito delle altre tecnologie, contribuendo a ridisegnare le Smart City del futuro.

Stando ai numeri di gennaio 2020, la vera riscossa riguarda le immatricolazioni di auto ibride, che crescono dell’82% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A favorire una generale percezione di adeguatezza delle infrastrutture, indispensabile per immaginare nel prossimo futuro una presenza dell’e-mobility sempre più diffusa su larga scala, il dato sulle colonnine di ricarica: 8.200 in totale, installate lungo tutto il territorio nazionale.

Insomma, può la mobilità elettrica diventare protagonista della ripartenza del Paese? La risposta è sì. Ne è convinto l’amministratore delegato di Repower Italia Fabio Bocchiola: «Nella Fase Due le regole saranno diverse, dovremo ripensare molto di quello che è il nostro quotidiano, dai piccoli gesti alle grandi azioni e quello della mobilità sarà un ambito che verrà fortemente toccato da questa rivoluzione copernicana».

 

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