Milano, il Natale e la tradizione: il panettone artigianale vs industriale. Battaglia di sapori e di prezzo

Parliamo di Milano, il Natale e la tradizione: in altre parole del panetùn.

Quando si tratta di scegliere il dolce tipico delle feste lo spartiacque è sempre molto netto: artiginale vs industriale. Ma oltre all’innegabile differenza di sapore e ingredienti c’è una caratteristica che li differenzia: il prezzo. La startup Maiora Solutions per la quale curiamo l’ufficio stampa è specializzata nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati e, in occasione delle imminenti festività natalizie, ha indagato quanto costano i panettoni a Milano, attraverso lo strumento di intelligenza aumentata dedicato al mondo della ristorazione ARGO (Advanced Restaurant Growth Optimizer), stilando una classifica dei costi dei panettoni a Milano, sia di pasticceria artigianale che di quelli industriali.

Dalla ricerca emerge che il costo medio per un chilo di panettone classico artigianale è di circa 37 euro contro i 5,5 euro di quelli industriali. Nell’analisi, con dati raccolti nel novembre 2021, sono stati considerati i prezzi al kg dei panettoni classici prodotti da 15 tra le pasticcerie più note della città: secondo l’analisi i prezzi vanno dai circa 30 euro al kilo del Panettone Vergani ai 42 del panettone della famosa pasticceria meneghina Sant’Ambroeus. Di seguito il dettaglio dei prezzi:

Per quanto riguarda i prezzi dei panettoni industriali, che si trovano in tutti i supermercati, il prezzo medio scende sensibilmente, attestandosi sui 5,5 euro.

Nell’analisi sono stati considerati la media dei prezzi al kg dei 10 panettoni di produzione industriale più acquistati nei supermercati della città. Di seguito il dettaglio dei costi:

‘Il divario tra i prodotti di pasticceria e quelli industriali è davvero importante – commentano i fondatori di Maiora Solutins, Andrea Torassa ed Emilio Zunino   ma è interessante notare come, nonostante il grande divario di costo, il panettone di pasticceria sia ancora acquistato da tante famiglie milanesi, e che comunque, grazie ai costi contenuti di quelli industriali, a tutti sia permesso di poter mangiare un buon panettone per Natale.”

Come dice Luca Caglio sul Corriere nell’articolo dedicato alla classifica di Maiora: “Qualcuno pesca nel mucchio del supermercato perché tanto «l’è istess», è lo stesso, mentre i palati più esigenti scelgono la via della bottega specializzata dove «l’è pusè bun», è più buono, e dove l’estro dei professionisti arriva a sfornare nuove ricette con canditi e carati: il panettone ricoperto di foglie d’oro e ripieno di cioccolato, per esempio. Gusti. E costi. Perché si sceglie con una mano sul cuore e, con l’altra, nella tasca.”