Ecoverso R-ACE: la gara dove vince chi consuma meno.
Si disputerà domenica 2 ottobre ad Ancona l’Ecoverso R-Ace la corsa sostenibile per veicoli ibridi ed elettrici, la cui comunicazione alla stampa è stata affidata a noi di eos comunica. (Repubblica Motori ne parla così).
Giunta alla sua 15.ma edizione l’Ecoverso R-Ace è promossa da Ecoverso, associazione culturale che promuove una mobilità più sostenibile attraverso gruppi d’acquisto per auto green. Ma vediamo nel dettaglio come funziona la gara.
COME FUNZIONA L’ECOVERSO R-ACE?
Una sola condizione per partecipare, sia in scuderia che singolarmente: guidare un veicolo ibrido o elettrico. Tre le categorie in gara: Hybrid, Hybrid Team, Electric ed Electric Team. L’edizione di quest’anno ha raggiunto il record delle 35 auto in competizione, tra cui, per la prima volta, anche un’auto elettrica della Polizia Locale del Comune di Ancona.
IL PERCORSO
Si tratta di un circuito lungo 55 km attraverso le splendide strade panoramiche delle Marche, costeggiando la scogliera del Conero, per poi di risalire verso nord lungo strade interne a scorrimento più veloce. Punto di partenza e arrivo, il MasMo Park, il parcheggio tecnologico a due minuti a piedi dalla stazione di Ancona.
CHI VINCE?
Non vincono i piloti che completeranno il percorso con il miglior tempo, ma chi avrà il consumo finale in ml o Wh più basso: la Ecoverso R-Ace è quindi una gara, all’insegna della sostenibilità, della diminuzione dei consumi e di un nuovo modo di viaggiare, in armonia con l’ambiente e con il territorio. A conclusione della gara, attraverso i kit gara Hybrid Assistant e Power Cruise Control installati sulle automobili alla partenza, lo staff di Ecoverso controllerà i parametri relativi al consumo assoluto (ml o Wh) e al tracciato del percorso svolto e stabilirà i vincitori.
Ecoverso R-Ace è organizzata con il supporto di MaSMo – Marche Smart Mobility, start up innovativa che promuove la mobilità sostenibile ad Ancona.
La mobilità del futuro? Sostenibile! Due rapporti di Repower e come li abbiamo comunicati
Transizione (non solo) energetica, innovazione, interdipendenza: sono parole che stanno sempre più prendendo spazio nel dibattito pubblico, politico e mediatico. Si tratta di temi sui quali è sempre più urgente confrontarsi, e che nell’ambito della sostenibilità applicata alla mobilità, apre scenari in continua evoluzione.
Ne è convinta Repower che partendo da questo presupposto ha prodotto e pubblicato due indagini, la VI edizione del suo annuale White Paper dal titolo “Mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, e “Italia in bici”, un report focalizzato principalmente sul cicloturismo realizzato in collaborazione con l’Università Iulm di Milano.
IL VI WHITE PAPER
Dall’analisi del PNRR e dei suoi risvolti in campo energetico, alle figure professionali nascenti legate alla nuova mobilità, dall’interdipendenza energetica – tema più che mai attuale, oggi, anche alla luce del conflitto ucraino – ai progetti legati al recupero e riutilizzo delle batterie o all’impatto del loro smaltimento, fino al tema delle smart cities e della mobilità elettrica applicata anche ai veicoli pesanti e di lavoro: l’obiettivo di questo White Paper è quello di fotografare il settore della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo, approfondendone i principali trend, le prospettive future.
“ITALIA IN BICI”
Un tassello di questo scenario riguarda, anche, il mondo delle biciclette, elettriche e non, cui Repower ha dedicato un approfondimento verticale, con questo report realizzato in collaborazione con l’Università IULM. Partendo dal boom delle ebike, complice la pandemia, il report analizza i vantaggi – ambientali, fisici, economici e di sviluppo del territorio – del cicloturismo, focalizzandosi poi sulle ciclovie, le strade del futuro, non più appannaggio degli appassionati delle vacanze su due ruote, ma anche di chi ha trovato nella mobilità ciclabile un’alternativa sostenibile agli spostamenti urbani quotidiani.
Noi di eos comunica abbiamo affiancato Repower nella promozione di entrambi questi prodotti editoriali, attraverso la sinergia e interazione di più strumenti di comunicazione: dall’ufficio stampa (coordinando le uscite sulla stampa generalista e di settore) ai contenuti declinati sia nel calendario editoriale del blog ‘HomoMobilis by Repower’ che sui social network, attraverso la suddivisione dell’importante mole di contenuti e informazioni sulle diverse piattaforme, da Facebook a Twitter a Instagram.
Quale futuro per la mobilità elettrica? Da Repower una riflessione pre (e post) Covid-19
In questi giorni, in cui molto si parla del futuro della mobilità nella fase di graduale riapertura che ci aspetta, con il nostro supporto Repower ha divulgato alla stampa, sui social e sul magazine Homo Mobilis la quarta edizione del suo White Paper dal titolo La mobilità sostenibile e veicoli elettrici.
Il documento fa il punto sullo scenario della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo. Elaborato prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus con i numeri del 2019, il White Paper raccoglie una serie di spunti interessanti, uno fra tutti: come l’innovazione tecnologica e culturale di questo settore può rappresentare un driver essenziale per uscire prima (e meglio) dalla crisi.
La fotografia del White Paper è chiara: la mobilità elettrica continua ad avanzare a discapito delle altre tecnologie, contribuendo a ridisegnare le Smart City del futuro.
Stando ai numeri di gennaio 2020, la vera riscossa riguarda le immatricolazioni di auto ibride, che crescono dell’82% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A favorire una generale percezione di adeguatezza delle infrastrutture, indispensabile per immaginare nel prossimo futuro una presenza dell’e-mobility sempre più diffusa su larga scala, il dato sulle colonnine di ricarica: 8.200 in totale, installate lungo tutto il territorio nazionale.
Insomma, può la mobilità elettrica diventare protagonista della ripartenza del Paese? La risposta è sì. Ne è convinto l’amministratore delegato di Repower Italia Fabio Bocchiola: «Nella Fase Due le regole saranno diverse, dovremo ripensare molto di quello che è il nostro quotidiano, dai piccoli gesti alle grandi azioni e quello della mobilità sarà un ambito che verrà fortemente toccato da questa rivoluzione copernicana».