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Fare shopping on line è davvero sostenibile?

Fare shopping on line è davvero sostenibile?

Fare shopping on line è davvero sostenibile? Se l’è chiesto Quantis, società leader per la consulenza ambientale e nostro cliente, che ha recentemente pubblicato la ricerca “Sostenibilità: aggiungi al carrello. E-commerce nel settore fashion in Italia: buone prassi di sostenibilità nel contesto omnicanale’.

L’indagine, come suggerisce il titolo, riguarda un settore specifico, quello del fashion, e analizza le emissioni di gas serra generate da un ordine di acquisto e-commerce di prodotti di abbigliamento, calzature o accessori moda, che preveda una spedizione di consegna al cliente. Paese di origine e destinazione della spedizione: l’Italia.

COSA È EMERSO:

  • Il packaging di consegna determina il 75% delle emissioni di gas serra
  • La logistica di spedizione e consegna contribuisce per il 15% delle emissioni
  • L’atto dell’acquisto, cioè la ricerca del prodotto su siti web e-commerce e il completamento dell’acquisto da parte del consumatore, genera invece il 7% delle emissioni

Ora, sappiamo tutti che fare shopping on line è un’attività che ci rilassa, ci gratifica, ci mette di buon umore o, a volte, ci può dare qualche piccola consolazione in una giornata no: ma cosa possiamo fare per ridurne gli impatti sull’ambiente?

ECCO IL DECALOGO DELINEATO DA QUANTIS:

  1. Investire in sistemi di packaging riutilizzabili
  2. Alleggerire il packaging
  3. Investire in sistemi di packaging con materiali 100% riciclati
  4. Privilegiare veicoli elettrici per spedizione e consegna last mile
  5. Alimentare i fulfillment center con energia rinnovabile
  6. Consegnare last mile con cargo bike
  7. Ottimizzare le dimensioni dei contenuti e degli elementi del sito web
  8. Incentivare modalità di consegna alternative più efficienti
  9. Ridurre il numero dei resi
  10. Promuovere la scelta di tempi di consegna più sostenibili

COSA POSSIAMO ASSOLUTAMENTE EVITARE?

Le spedizioni transfrontaliere per via aerea: in questo caso il 73% delle emissioni per ordine di acquisto riguardano proprio l’atto fisico della movimentazione della merce fino a casa nostra.

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Barriere di genere: ne parliamo questo weekend al 12.mo WeWorld Festival

Barriere di genere: ne parliamo questo weekend al 12.mo WeWorld Festival

Torna anche quest’anno il WeWorld Festival, l’evento sulla condizione delle donne in Italia e nel mondo organizzato da WeWorld, organizzazione italiana indipendente impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne, bambine e bambini in 25 Paesi per la quale seguiamo l’ufficio stampa.

Ecco quello che c’è da sapere sulla tre giorni di talk, dibattiti, performance, mostre e proiezioni che abbiamo, in parte, collaborato ad organizaare.

  • Dove e Quando: BASE Milano, 20, 21 e 22 maggio
  • Tema: “Barriere di genere: fisiche, culturali, sociali e psicologiche”.

Dalle barriere legate ai ruoli genitoriali (“mammi” o papà?), alle barriere nella lingua e nella cultura; dal modo in cui possiamo parlare di queste barriere ai bambini e alle bambine, ai progetti per rendere le nostre città più a misura di donna; fino ai social, uno strumento per combattere le barriere o per crearne di nuove? Dai soffitti di cristallo in politica e sul lavoro, al femminismo ambientalista.

GLI OSPITI:

La cantautrice Francesca Michielin, la sociolinguista Vera Gheno; le blogger di “MammadiMerda” (Sarah Malnerich e Francesca Fiore), l’imprenditrice digitale e attivista Veronica @spora Benini, l’autore femminista Jude Ellison Sady Doyle, la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari; il comico e content creator Pierluca Mariti (“piuttosto_che”), la scrittrice e influencer Fiore Manni, le attrici Debora Villa, Teresa Cinque e Antonella Questa, il “filosofo femminista” Lorenzo Gasparrini, la giornalista Corinna de Cesare, la scrittrice e giornalista Jennifer Guerra, la drag queen e attivista per i diritti LGBTQIA+ Cristina Prenestina,  il medico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’influencer e antropologa del corpo Giulia Paganelli (“evastaizitta”), l’economista femminista Azzurra Rinaldi, la giornalista del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini, l’architetta Florencia Andreola, curatrice del progetto “Sex& the City”, l’influencer Karen Ricci, la consulente politica e autrice TV Maria Cafagna. E molti altri.

3 MOMENTI DA NON PERDERE:

“Come glielo spiego? – Le barriere di genere raccontate a3 bambin3”: si confrontano sul tema la scrittrice e influencer Fiore Manni, Monica Martinelli, fondatrice di settenove, casa editrice per prevenire la violenza di genere, e la drag queen e attivista LGBTQIA+ Cristina Prenestina, che ha portato in Italia “Drag Queen Story Hour” (progetto nato a San Francisco per educare i bambini a diversità e inclusione grazie a favole narrate da una Drag Queen). L’incontro, moderato da Rita Balestriero di D-La Repubblica, si chiuderà con una lettura/performance di Cristina Prenestina: una fiaba LGBTQIA+ per adulti e bambini.

 

“Social network e stereotipi – Una storia di amore e odio” La riflessione sulle barriere di genere non poteva prescindere dai grandi protagonisti del nostro tempo, i social network. Ne parlano insieme: Pierluca Mariti (IG: “piuttosto_che”), il medico e divilgatore scientifico Edoardo Mocini, fondatore di “Medicina inclusiva”, l’antropologa e divulgatrice Giulia Paganelli  (“Eva Stai Zitta”), l’influencer Karen Ricci, moderat3 da Maria Cafagna, consulente politica e autrice TV.

 

 

 

“Schwa, asterischi e altri dilemmi”: la sociolinguista Vera Gheno, la giornalista Jennifer Guerra e l’autore femminista americano Jude Ellison Sady Doyle, in collegamento dagli Usa, moderati dalla filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari a confronto sulle barriere di genere nella lingua e nella cultura, argomento molto discusso negli ultimi anni.

 

 

 

 

LA MOSTRA:

Così Vicine, Così Lontane. Le Storie di WeWorld’ a cura della photoeditor di Io Donna Renata Ferri, una rilettura di genere dei reportage fotografici realizzati post Covid sui progetti di WeWorld dai fotografi Arianna Arcara (Italia), Davide Bertuccio (Benin), Giovanni Diffidenti (Ucraina), Milchele Lapini (italia e Moldavia), Pietro LoCasto (Italia), Maurizio Galimberti (Italia), Claudio Majorana (Italia), Camilla Miliani (Mozambico), Vincenzo Montefinese (Italia), Rocco Rorandelli (italia), Francesca Volpi (Libano).  Con un allestimento scenografico e immersivo le potenti immagini selezionate sapientemente da Renata Ferri raccontano le periferie del Mondo e restituiscono voce a chi non ce l’ha. All’inaugurazione, il 20 maggio sarà presente anche il sindaco di Milano Beppe Sala.

Tutte le info e il programma per intero: lo trovate qui

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Al MiCo per il 12.mo Salone del Risparmio: la nostra cronaca

Al MiCo per il 12.mo Salone del Risparmio: la nostra cronaca

Si è chiusa ieri al MiCo di Milano, la 12.ma edizione del Salone del Risparmio, l’appuntamento di riferimento per il mondo del risparmio gestito, il momento atteso dagli operatori del settore per fare il punto sui temi più caldi, le sfide del settore, i manifesti programmatici e gli obiettivi futuri.

Noi di eos comunica siamo a bordo della manifestazione di Assogestioni da ormai 11 anni: durante i quali abbiamo seguito l’evento di punta dell’associazione italiana del risparmio gestito, sia per le attività di ufficio stampa che per quelle relative ai contenuti e ai social network.

L’edizione di quest’anno dal titolo ‘Umano, responsabile, digitale’, è stata la prima del neo eletto Presidente Assogestioni Carlo Trabattoni, che nel suo discorso d’apertura ha lanciato un messaggio di fiducia sullo stato di salute del risparmio gestito che “non è mai stato così forte con oltre 2500 miliardi di masse alla fine del 2021”, indicando i pillar fondamentali per le azioni future dell’industria del gestito: mettere al centro l’attenzione verso il cliente retail, lo snellimento normativo e l’alleggerimento fiscale, la semplicità delle proposte di investimento e la trasparenza dell’offerta.

Protagonista della plenaria di apertura Rachel Botsman, Trust Fellow della Oxford University e il suo keynote speech sulla fiducia definita una ‘relazione con l’ignoto’. “Una reazione sbagliata è quella di focalizzarsi solo sulle nuove tecnologie senza tenere conto che il vero cambiamento sta nella centralità che ognuno pretende sia riconosciuta ai propri obiettivi di vita. Questo è il vero nodo intorno a cui lavorare per chi si occupa di sviluppare modelli di business in tutti i settori, compreso quello finanziario”.

Guarda al futuro, lo speech del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao che ha ricordato come l’innovazione buona sia quella trasparente e di lungo periodo. “Bisogna dare un concreto sostegno all’innovazione – ha dichiarato – per permettere agli operatori del settore di sviluppare nuove idee, attaccare le rendite di posizione e portare efficienza nel mercato”.

Tanti i temi trattati durante la manifestazioni come quelli, attualissimi, delle sfide rappresentate dagli investimenti ESG e della Diversity e inclusione di genere nel settore del risparmio gestito, con la ricerca che Assogestioni ha prodotto in collaborazione con Valore D.

La terza giornata, che ha visto la cerimonia dell’emissione del Francobollo dedicato all’industria del risparmio gestito, fortemente voluto da Assogestioni, si è conclusa con l’appello di Marco De Rossi, We School sul ruolo dell’educazione come ‘tecnologia sociale che permette ai cittadini di essere indipendenti’ e il bilancio soddisfatto del Presidente Assogestioni: ‘Da qui guardo ancora con più entusiasmo al mio percorso di Presidenza nel prossimo triennio, con la convinzione che le persone saranno il vero motore dello sviluppo della nostra industria e il fulcro delle nostre strategie’.

La manifestazione, che per 3 giorni ha monopolizzato l’attenzione dei media economici finanziari, chiude i battenti col numero record di 20 mila partecipanti, in presenza e in streaming .

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La nuova sede romana di Ostello Bello

Ostello Bello: nella nuova sede romana con “Deejay On The Road”.

Ostello Bello riparte con gli eventi a livello nazionale: da Milano a Roma, da Genova a Firenze e Bevagna, gli Ostelli saranno coinvolti in un ricco calendario di appuntamenti gratuiti e aperti a tutti che spaziano dalla musica, alla presentazione di libri, passando per serate di confronto su temi di attualità, fino ai grandi classici di Ostello Bello come le serate di Karaoke e la stand-up comedy.

Dopo l’appuntamento milanese del 28 aprile con lo scrittore Paolo Cognetti, la seconda data di “Deejay on the road”,  il tour itinerante di Radio Deejay alla ricerca dei viaggiatori più estremi e non convenzionali, fa tappa a Roma sabato 14 maggio nella neonata sede di Ostello Bello a ridosso del Colosseo: 152 posti letto sviluppati su 5 piani, con un bar con dehor, una sala lounge per rilassarsi e un grande terrazzo all’ultimo piano da cui godere l’immensità della città Eterna.

L’ospite di Francesco Frank Lotta, volto di Deejay on the road, sarà Omar Di Felice, ciclista del freddo e campione di ultracycling che nel 2018 ha compiuto la traversata del Canada Artico pedalando per circa 1300 km sulla Arctic Highway dopo aver raggiunto Capo Nord e aver attraversato l’Islanda durante l’inverno.

“Siamo in una fase di grande vitalità: la ripresa degli eventi dal vivo è molto importante per Ostello Bello, perché rappresenta una parte fondamentale del modo di viaggiare che vogliamo sia far vivere ai nostri ospiti sia raccontare a chi ci viene a trovare” commenta Carlo dalla Chiesa, Amministratore Delegato di Ostello Bello. “La ripartenza in tre città-chiave come Genova, Firenze e Roma è trainata anche dalle comunità di persone che trascorrono le loro serate nei nostri ostelli e che siamo felici di poter ospitare nuovamente. Da sempre Ostello Bello ha nel suo DNA la voglia di regalare alle persone occasioni di divertimento per stare insieme e conoscere le città in cui stanno viaggiando o si trovano anche attraverso il dialogo con personaggi che sposano la nostra filosofia di viaggio, come gli ospiti previsti dal palinsesto di Deejay on the Road a cui va il ringraziamento della famiglia Ostello Bello per essere ancora con noi”.

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Milano Beauty Week con Quantis

Milano Beauty Week: con Quantis per parlare di una cosmetica più sostenibile.

Ha debuttato questa settimana sul palcoscenico milanese con un fitto calendario di incontri, convegni e attività esperienziali, animando le vie, le piazze e gli spazi commerciali della città: parliamo della Milano beauty week, la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, nata da un’idea di Cosmetica Italia in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence che si chiuderà domenica 8 maggio.

Tra gli appuntamenti in calendario l’incontro dal titolo La Bellezza come progetto sostenibile’, organizzato dal nostro cliente Quantis, società leader nella consulenza ambientale, e dedicato all’attenzione verso la sostenibilità e le abitudini di acquisto dei consumatori e alle best practice dell’industria cosmetica, necessarie per garantire un futuro più sostenibile al settore.

Moderato dal Cosmetics Lead Italy di Quantis Alessandro Strada, l’incontro ha visto la partecipazione di Simone Pedrazzini, Direttore di Quantis Italia, Silvia Lazzaris Autrice di Will Media e Michele Superchi, VP Beautystreams.

I giovanissimi – ha spiegato Lazzaris, Will Media – sono in preda ad una sorta di eco-ansia,  scendono nelle piazze, vogliono cambiare le cose e chiedono alle aziende che si faccia di più. Hanno meno pazienza e più urgenza delle generazioni passate di voler impattare, meno e meglio sull’ambiente, attraverso le loro scelte di consumo”.

E le aziende? ‘La cosmetica ha un impatto devastante sull’ambiente: dal packaging allo sfruttamento di risorse e persone’, ha sottolineato Michele Superchi, VP Beautystreams. Come rimediare? Attraverso la ricerca del giusto equilibrio di 3P: Persone, Pianeta, Profitto e la scelta di progetti di rigenerazione sistemica. Dal covid in poi si è sempre più attenti alleticità dei prodotti, lattenzione si è spostata progressivamente dal tema fatto in’ a quello del fatto da, sottolineando limportanza del valore delle persone dietro i prodotti, così come del ripristino di una filiera sostenibile, basti pensare al boom recente delle certificazioni come quello delle B Corp’.

Analizzare, pianificare e trasformare: secondo Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia, sono queste le tre fasi fondamentali per le aziende che vogliono  seguire un approccio, concreto e fattivo, alla sostenibilità.

Nel settore della cosmetica è sempre più importante fare sistema, chiude Pedrazzini. Un esempio recentissimo e concreto è  l’EcoBeautyScore Consortium, di cui Unilever è founder e Quantis partner tecnico.

Si tratta di uniniziativa di portata globale, tra le prime del genere, che coinvolge oggi quasi 40 aziende e associazioni di 4 continenti, con l’obiettivo di sviluppare una metodologia di valutazione dell’impatto ambientale comune e armonizzata, e un sistema di scoring per i prodotti cosmetici, a partire dall’assunto del ruolo centrale dei consumatori ed il loro potere di influenza sui Brand cosmetici.

È aperto a tutte le realtà del mondo Beauty e contribuirà a rispondere alla crescente richiesta del mercato di una maggiore trasparenza nella valutazione e nella comunicazione dell’impatto ambientale dei prodotti cosmetici, con riferimento a formula, packaging e fase duso.

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EARTH DAY: un giorno per celebrarla, tutti gli altri per rispettarla

EARTH DAY: un giorno per celebrarla, tutti gli altri per rispettarla.

Si festeggia oggi l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra: ecco cosa c’è da sapere sulla manifestazione per molti considerata il più grande evento ambientalista del pianeta.

  • L’Earth Day nasce come movimento universitario il 22 aprile 1970 grazie alla mobilitazione del senatore ambientalista Gaylord Nelson: quel giorno per la prima volta 20 milioni di cittadini manifestarono in tutti gli Stati Uniti per sollevare l’attenzione su temi, che ahinoi oggi, non abbiamo ancora risolto come l’inquinamento da combustibili fossili, la deforestazione, l’estinzione della fauna selvatica
  • Ad oggi si celebra in circa 192 Paesi del mondo per un totale di oltre 1 miliardo di persone coinvolte, in un fittissimo calendario di eventi consultabile qui
  • Il tema di questa edizione, la 52.ma, è #InvestInOurPlanet e vuole concentrarsi sull’accelerazione delle soluzioni per combattere il cambiamento climatico, e per attivare tutti – governi, cittadini e imprese – a fare la propria parte.

Cosa possiamo fare noi per contribuire a tutelare il pianeta che abbiamo la fortuna di abitare? In eos comunica siamo molto sensibili al tema della tutela ambientale e della sostenibilità, non solo perché la comunichiamo, ma anche perché cerchiamo nel quotidiano di praticarla, conoscerla e riconoscerla. Da dove partire? Informandoci! Siamo circondati da storie straordinarie e spunti di riflessione che possiamo fare ogni giorno. Sarebbe già tanto! Ecco 5 suggerimenti di approfondimento targati eos comunica:

 

Proprio negli anni in cui il senatore Nelson, con il supporto di Robert Kennedy, organizzava una serie di conferenze itineranti negli Stati Uniti sul tema della tutela ambientale, usciva il bestseller di Rachel CarsonPrimavera silenziosa”, considerato uno dei libri più importanti del XX secolo e l’atto di nascita dell’ambientalismo moderno. Alla storia di Carson pioniera dell’idea contemporanea di sostenibilità e straordinaria divulgatrice, abbiamo dedicato una puntata del podcast di Repower, Rumors d’ambiente: ascoltala qui

 

 

Sapete cos’è l’Antropocene? Parliamo dell’era geologica nella quale ci troviamo tutt’ora e nella quale l’uomo ha portato il pianeta, in modo del tutto scellerato, oltre i suoi limiti naturali. All’impatto dell’umanità sulla Terra è dedicato il documentario ‘Antropocene – L’epoca umana’, lo trovate su Rai Play, e conduce il pubblico in un viaggio terrificante ma diremmo necessario attraverso i peggiori disastri ambientali del mondo, tra i quali quello italianissimo della devastazione delle Alpi Apuane per l’estrazione intensiva del marmo.

Il cambiamento climatico è già realtà: dalla Louisiana che sta sprofondando nel Golfo del Messico, alle Maldive che rischiano di scomparire, fino a Venezia, il giornalista Fabio Deotto in “L’altro mondo” (Bompiani) ci porta in viaggio nei luoghi simbolo dell’emergenza climatica e nelle nostre distorsioni cognitive, che non ci fanno percepire ciò che sta succedendo.

 

 

 

 

Sapete cos’è la Science Based Target Initiative? E la differenza tra Climate Neutrality e Net Zero? Ecco le 10 parole cruciali per il futuro del mondo che tutti dovremmo conoscere secondo gli esperti di Quantis.

 

 

E’ possibile fare educazione e informazione su temi come sostenibilità e cambiamento climatico sui social network senza sfociare nella banalità? La risposta è sì: da Cristina Cotorobai, in arte @cotoncri, a @ruggerorollini, dall’esploratore Alex Bellini a Camilla Mendini (@carotilla) FLU PLUS, suite integrata di influencer marketing, ha censito e individuato i primi 10 green influencer italiani classificati. Scoprite qui la classifica.

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La mobilità del futuro? Sostenibile! Due report di Repower e come li abbiamo comunicati

La mobilità del futuro? Sostenibile! Due rapporti di Repower e come li abbiamo comunicati

Transizione (non solo) energetica, innovazione, interdipendenza: sono parole che stanno sempre più prendendo spazio nel dibattito pubblico, politico e mediatico. Si tratta di temi sui quali è sempre più urgente confrontarsi, e che nell’ambito della sostenibilità applicata alla mobilità, apre scenari in continua evoluzione.

Ne è convinta Repower che partendo da questo presupposto ha prodotto e pubblicato due indagini, la VI edizione del suo annuale White Paper dal titolo  “Mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, e “Italia in bici”, un report focalizzato principalmente sul cicloturismo realizzato in collaborazione con l’Università Iulm di Milano.

IL VI WHITE PAPER

Dall’analisi del PNRR e dei suoi risvolti in campo energetico, alle figure professionali nascenti legate alla nuova mobilità, dall’interdipendenza energetica – tema più che mai attuale, oggi, anche alla luce del conflitto ucraino – ai progetti legati al recupero e riutilizzo delle batterie o all’impatto del loro smaltimento, fino al tema delle smart cities e della mobilità elettrica applicata anche ai veicoli pesanti e di lavoro: l’obiettivo di questo White Paper è quello di fotografare il settore della mobilità sostenibile in Italia e nel mondo, approfondendone i principali trend, le prospettive future.

ITALIA IN BICI”

Un tassello di questo scenario riguarda, anche, il mondo delle biciclette,  elettriche e non, cui Repower ha dedicato un approfondimento verticale, con questo report realizzato in collaborazione con l’Università IULM. Partendo dal boom delle ebike, complice la pandemia, il report analizza i vantaggi – ambientali, fisici, economici e di sviluppo del territorio – del cicloturismo, focalizzandosi poi sulle ciclovie, le strade del futuro, non più appannaggio degli appassionati delle vacanze su due ruote, ma anche di chi ha trovato nella mobilità ciclabile un’alternativa sostenibile agli spostamenti urbani quotidiani.

Noi di eos comunica abbiamo affiancato Repower nella promozione di entrambi questi prodotti editoriali, attraverso la sinergia e interazione di più strumenti di comunicazione: dall’ufficio stampa (coordinando le uscite sulla stampa generalista e di settore) ai contenuti declinati sia nel calendario editoriale del blogHomoMobilis by Repower’ che sui social network, attraverso la suddivisione dell’importante mole di contenuti e informazioni sulle diverse piattaforme, da Facebook a Twitter a Instagram.

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Le imprese europee guardano a New York. Con l’aiuto delle SPAC

Le imprese europee guardano a New York. Con l’aiuto delle SPAC

Un “furto” ai danni dei mercati borsistici del vecchio continente o una incredibile opportunità di crescita per le nostre imprese?

Tornano di attualità le SPAC che in Italia hanno vissuto il loro momento di gloria tra il 2016 e 2017 come strumento alternativo per quotarsi in Borsa. Ma questa volta l’obiettivo è il mercato borsistico di New York sull’onda del grande interesse mostrato dagli investitori nordamericani nei confronti delle imprese del vecchio continente, in particolare per quelle blasonate del settore della moda e del lusso.

Lo scorso dicembre il gruppo italiano Ermenegildo Zegna si è affidato alla Spac di Investindustrial che l’ha traghettata sul listino newyorkese con l’obiettivo di finanziare la crescita dei prossimi anni e facilitare lo sviluppo nel vasto mercato americano. È di questo mese invece la notizia della storica maison francese Lanvin che ha annunciato la quotazione sul NYSE attraverso una SPAC con una dote attesa di oltre mezzo miliardo di dollari da utilizzare per la crescita.

E altre sembrano essere all’orizzonte…

La SPAC può essere considerata un vero e proprio acceleratore di IPO, una modalità alternativa per portare a quotazione un’azienda. Si tratta di una società-veicolo che viene quotata in Borsa allo scopo di raccogliere capitali per fare un unico investimento e poi sparire. Una volta completata l’acquisizione, infatti, la società target individuata per l’investimento viene fusa con il veicolo e si ritrova quindi quotata in Borsa al suo posto.

Se negli anni scorsi le imprese italiane si affidavano a Spac quotate in Borsa Italiana per accelerare la quotazione sul listino italiano, oggi, soprattutto per le più grandi, sembra aprirsi l’opportunità di utilizzare le SPAC quotate oltreoceano per sbarcare sul prestigioso New York Stock Exchange.

Potrebbe trattarsi solo di operazioni isolate. O di una tendenza che via via prenderà sempre più piede, un fenomeno che potrebbe impoverire i mercati borsistici europei, privandoli di alcune delle nostre imprese eccellenti. Ma guardandolo da un altro punto di vista potrebbe aprire alle nostre aziende più meritevoli nuove opportunità di crescita dotandole di ingenti capitali freschi e di una corsia preferenziale per l’accesso ai ricchi mercati nordamericani.

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‘Il viaggio’, il podcast di Quantis che porta la firma di eos comunica

Dal caffè alle sneakers: quanto sono sostenibili gli oggetti del nostro quotidiano? Risponde “Il viaggio”, il podcast di Quantis che porta la firma di eos comunica


Gustare un caffè può essere annoverato, per noi di eos comunica, tra i riti irrinunciabili di ogni mattina. Ma cosa succede nel tragitto che va dalla raccolta del chicco di caffè alla tazzina fumante che beviamo al bar? Dai luoghi di coltivazione alle modalità di produzione, dalla tostatura alla distribuzione, fino al consumo: quanto sono sostenibili queste fasi e come possiamo ridurne l’impatto ambientale? Prova a rispondere a queste domande Il viaggio’, il podcast sulla sostenibilità ambientale che noi di eos comunica abbiamo prodotto per Quantis, società leader nella consulenza ambientale.

 

6 puntate dedicate ai settori che Quantis presidia: food, fashion e beauty.

Dopo le prime due puntate dedicate al lungo viaggio del caffè, la terza e la quarta puntata, online il 6 e il 7 aprile, ci porteranno alla scoperta delle sneakers, non sempre simbolo di sostenibilità. Dalla produzione all’arrivo ai nostri piedi, passando per le fasi di progettazione di un prodotto sostenibile, il racconto accompagnerà gli ascoltatori verso una modalità di acquisto consapevole, raccontando quali siano i criteri per valutare se le scarpe che indossiamo sono più o meno impattanti sull’ambiente. Chiude il ciclo il packaging della crema idratante, con le due puntate in onda il 20 e 21 aprile dedicate alle fasi di produzione del vasetto fino alla cruciale fase di fine-vita, confrontando materiali diversi, in modo da aiutare l’ascoltatore nell’orientarsi verso l’acquisto di una crema idratante sostenibile a tutti i livelli.

Il Viaggio è il primo progetto divulgativo in formato podcast di Quantis, e risponde perfettamente “alla mission dell’azienda di accompagnare le società clienti nel percorso di sostenibilità” come spiega Simone Pedrazzini, direttore di Quantis Italia. “Abbiamo deciso di realizzare un racconto che spieghi in maniera comprensibile a tutti, pur mantenendo una forte scientificità, come si sviluppa il ciclo di vita di alcuni prodotti che utilizziamo quotidianamente, cosa si intende per Planetary Boundaries, o confini del pianeta entro i quali un business responsabile deve operare, quale possa essere il ruolo del consumatore, fornendo all’ascoltatore informazioni utili per compiere scelte sostenibili”.

Si tratta di un prodotto editoriale di cui siamo molto orgogliosi e che si aggiunge a quello realizzato per Repower Italia con Rumors d’Ambiente, nel racconto della sostenibilità attraverso uno strumento così interessante come quello dei podcast. Dopo l’ideazione del format e delle tematiche di maggiore interesse per l’azienda, il lavoro di eos comunica è stato quello di elaborare il piano editoriale di contenuti in sinergia con Quantis, che ci ha fornito i dati e le evidenze scientifiche necessarie per strutturare la narrazione dei 3 oggetti analizzati.

Emanuela Boem, Marketing&Communications Lead Quantis Italia riflette: “Si tratta del nostro primo progetto dedicato ad aziende e consumatori al tempo stesso. Se da un lato la sostenibilità è una priorità per un numero sempre crescente di individui – movimento che non possiamo che sostenere, al tempo stesso le aziende si stanno impegnando nei confronti dei loro clienti, ad esempio ingaggiandoli attraverso la comunicazione, a compiere scelte più sostenibili. Il primo passo verso una presa di decisione è la consapevolezza: questo è l’approccio con il quale da parte nostra abbiamo intrapreso Il Viaggio”.

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